Grande Guerra tra lettere, foto e la memoria che non muore: la mostra a San Francesco
L'esposizione curata dal Gruppo Storico Il Torrione (e non solo) è attiva fino al 7 dicembre tra la Chiesa di San Francesco e la Biblioteca Mortara, dove in particolare si è trasferita da lunedì 19 novembre. GUARDA IL SERVIZO DEL TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE – Il 4 novembre è passato, ma Casalmaggiore, come recita il titolo della mostra attiva fino al 7 dicembre tra la Chiesa di San Francesco e la Biblioteca Mortara, dove si è trasferita da lunedì 19 novembre, ricorda ancora perché nel cuore nessuna croce manca. Organizzata dal Gruppo Storico Il Torrione, dal Museo Diotti, dal Comune di Casalmaggiore e dalla Biblioteca Mortara l’esposizione ha previsto una lunga ricerca documentaria e fotografica ed è sostanzialmente figlia di “Non numeri persone”, organizzata sempre dal Torrione, con la professoressa Colomba Vezzosi in primis, al Museo Diotti nel 2015, per un’altro Centenario. All’epoca era quello dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, adesso quello della sua fine.
Lettere dal fronte con biografie e nomi e cognomi di chi da Casalmaggiore, e dalle sue frazioni, partì senza più tornare. L’identità è importante, perché in questa mostra non ci sono militi ignoti, ma storie, ricostruite con certosina pazienza dai parenti e da quelle cartoline dal fronte, destinate a casa e capaci di tracciare un ritratto di una parte di giovinezza e di vita. L’elenco dei Caduti è completo, non manca nessun nome, mentre a fronte di qualche riproduzione, che agevola la lettura del visitatore, non mancano tanti originali, come si nota dalle scritte ormai consunte dal tempo e in qualche caso dal materiale di fortuna con cui queste lettere erano scritte.
I riferimenti storici vanno oltre il locale molto spesso, ma è indubbio che l’orizzonte comunale e territoriale abbia la precedenza: così si scoprono i risvolti che la Grande Guerra ebbe anche a Casalmaggiore, anche lontano dal fronte, pure nelle attività più disparate, come quelle ricreative e sportive. Il silenzio della chiesa di San Francesco, da riproporre ora in biblioteca Mortara dopo il trasloco, aiuta nella riflessione e nel rispetto dei defunti, in elenchi lunghi, che a volte paiono interminabili.
Un silenzio apertosi dopo il coro Alpino del Gruppo Storico del Torrione nel giorno dell’inaugurazione della mostra. Vengono infine ricordati i cippi commemorativi e i templi votivi che sorgono su tutto il suolo comunale casalese. E in questo senso le ultime manifestazioni a Vicomoscano e Quattrocase, che si ricordano l’11 novembre, sottolineano come ogni pezzo di Casalmaggiore non voglia mancare alla celebrazione, mettendo la propria firma sul ricordo.
G.G.