Cronaca

Canneto ribadisce il suo "NO" alla violenza sulle donne con riflessioni e canti al Teatrino

Organizzato dalla madre di Jessica Poli, uccisa nel 2007 dal marito, dall'associazione Donne 8 marzo di Piadena, con Comune, Parrocchia e Pro Loco La Fonte, si è tenuto questa mattina l'evento per celebrare la giornata contro la violenza sulle donne.

CANNETO SULL’OGLIO  _ In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, si è tenuto questa mattina al teatrino parrocchiale, poco lontano dalla panchina rossa collocata in Piazza Eroi e Martiri per ricordare Jessica Poli, l’evento organizzato da Renza Volpini (madre della giovane uccisa dal marito nel 2007) e dall’Associazione Donne 8 marzo di Piadena in collaborazione con Comune Parrocchia e Pro Loco di Canneto.Presenti il Commissario straordinario al comune di Canneto Francesco Palazzolo, una rappresentanza dei carabinieri, l’assessore allo sport ed eventi del Comune di Piadena Maurizio Bastoni, insieme ai cittadini di ogni età che non hanno voluto mancare all’appuntamento. Un’ora e più in cui, si sono susseguiti vari interventi e riflessioni, intervallati dall’esecuzioni di brani musicali, cantati da Simona Cocco accompagnata da Gianni Corradini.

Dopo l’introduzione di Maria Rosa Beretta, l’esecuzione di “Diamante” di Zucchero (poi successivamente “Quello che le donne non dicono ” di Fiorella Mannoia e “Sally” di Vasco Rossi) e la lettura di un brano di autore anonimo, intitolato “Ali di Farfalla” letto da Anna Parolini e incentrato su una storia di quotidiana violenza contro una donna, fisica e psicologica, è intervenuta Renza Volpini. La madre della giovane Jessica Poli, che ha fortemente voluto che in paese fosse messa una panchina rossa (la cerimonia di stamane doveva tenersi lì, poi gli organizzatori hanno preferito optare per la sede riscaldata e al coperto del teatrino), ha esortato tutti all’ascolto delle donne: “Grazie a tutti per la partecipazione a questo evento che vuole testimoniare ancora una volta il nostro No alla violenza, sia fisica che psicologica, contro le donne. La violenza psicologica è quella più terribile. Sì perché il livido passa, mentre la violenza psicologica – ha sottolineato – é quella che ti trattiene e che ti rimarrà dentro per sempre. L’altra cosa tremenda che non va dimenticata è che, come successo purtroppo anche qui vicino a noi pochi giorni fa (il riferimento è ai fatti di Sabbioneta ndr), spesso un compagno che vuole vendicarsi o ferire la donna, non esita a scagliarsi sui figli. Se conoscete donne vittime di violenze, ascoltatele, aiutatele, ma non giudicatele mai. Proprio la paura del giudizio frena molte donne dal denunciare. Ecco perché non dovete mai giudicarle”.Molto sentito anche l’intervento del Commissario Straordinario Francesco Palazzolo, che ha fermamente condannato ogni tipo di violenza sulle donne, così come sui bambini, ripetendo più volte come ogni tipo di sopruso sia inaccettabile e come tale vada contrastato con convinzione e forza: “Ognuno di noi – ha detto quest’ultimo – deve opporsi al sopruso. Lo Stato è stato creato  per questo. La violenza sulle donne, così vile e diffusa, va combattuta sempre e ad ogni livello” In conclusione una danza eseguita dalle Mom Cherie. Sul palco, sul quale erano state poste anche scarpette rosse, simbolo della lotta al femminicidio e alla violenza sulle donne, anche una bimba, che con la sua voglia di ballare insieme al gruppo adulto, ha aggiunto alla significativa iniziativa, anche una sfumatura di inaspettata tenerezza. MLR

 

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