Arte

L'arte padana di Martino Fiorattini in mostra a Boretto e Casalmaggiore

Martino non vende i suoi quadri, li dipinge soprattutto per dar sfogo a certi suoi stati d’animo interiori. Li narra e li dona solo a qualche amico. Sposato con Francesca Delvò, muore a Casalmaggiore nel 1997

BORETTO/CASALMAGGIORE – Verrà inaugurata sabato 24 Novembre alle 17.30 presso la Galleria SpazioArte Prospettiva 16 di Boretto la mostra ‘L’immaginario padano di Martino – opere di Martino Fiorattini‘.

Martino Fiorattini nasce nel 1928 a Casteldidone, piccolo comune al confine tra le provincie di Cremona e di Mantova. Martino, come lo chiamano tutti in paese, è figlio di contadini e unico di tre fratelli a non emigrare. Continua il lavoro nei campi dei genitori e diventa un apprezzato coltivatore di meloni, una delle eccellenze di quel territorio. Personaggio descritto da tutti come molto mite e socievole, religioso e di grande sensibilità, affianca a questi tratti anche atteggiamenti originali ed estrosi, come quello di dilettarsi nella fabbricazione di coltelli.

Ma la sua bizzarria più grande è quella di cominciare a dipingere quando è ormai più che cinquantenne. È assai probabile che tutto abbia avuto origine dopo aver visto lo sceneggiato televisivo di Salvatore Nocita dedicato a Ligabue, andato in onda in TV alla fine degli anni Settanta. Oltre a Ligabue, anche i quadri di Van Gogh sono forse stati per lui un’altra verosimile fonte d’ispirazione.

I primi rudimenti di tecnica pittorica li apprende probabilmente da Ireneo Ferini, falegname e intagliatore di Casteldidone, suo vicino di casa, anch’egli “pittore fattosi da sé”, di gusto realistico e tradizionale, spesso dedito alla copia di dipinti di pittori antichi e famosi e per questo apprezzato dai suoi concittadini. In ogni caso, Martino ha ormai imboccato la sua strada, di artista autodidatta e diventa pittore consapevole all’inizio degli anni Ottanta, quando i figli, Paola del ’57, Angela del ’62 e Maurilio (’55), sono ormai grandi.

Martino non vende i suoi quadri, li dipinge soprattutto per dar sfogo a certi suoi stati d’animo interiori. Li narra e li dona solo a qualche amico. Sposato con Francesca Delvò, muore a Casalmaggiore nel 1997.

Dice di lui Eleonora Carrara: Per essere un autodidatta cresciuto tra i meloni e le zanzare, Martino Fiorattini ha saputo scegliere con attenzione il proprio orizzonte di riferimenti, fatto di brevi incursioni in grandi città, documentari visti alla televisione, monografie spiate tra gli scaffali dell’amico Ferini e i libri di scuola di figli e nipoti. Si potrebbe giocare a lungo nella ricerca dei riferimenti artistici che il nostro pittore rivolge all’arte che lo precedette, fino ad arrivare forse alle maschere africane e ai mosaici paleocristiani. Ciò su cui vogliamo focalizzare queste ultime righe è piuttosto la capacità di Martino Fiorattini di reinterpretare questa memoria visiva, appropriandosene e trasponendola nelle proprie opere. In questo tratto si colloca la sua unicità e per questo motivo, se pure è evidente un certo grado di parentela con la corrente irregolare del secondo Novecento, non dobbiamo fare il torto a questo talento visionario del Po di ridurre la sua personale sensibilità ad una vicenda pittorica collettiva. Martino, come tutti i matti padani, esprime una concezione autonoma dell’arte in quanto seppure influenzato dal clima pittorico che respira attorno a sé, nelle sue opere si coglie, al di là di ogni citazionismo, un orizzonte culturale personalissimo e un immaginario intimo e visionario”.

La mostra sarà visitabile dal 24 Novembre al 16 Dicembre 2018. 

Orari: sabato 16,00-19,00 – domenica 10,00-12,00 e 16,00- 19,00. Ingresso libero (per eventuali visite fuori orario, pregasi telefonare ai numeri di cui sotto).

Una mostra parallela di altre opere dello stesso pittore sarà allestita presso lo SpazioU a Casalmaggiore (CR) in via Cairoli 24 dal 25 Novembre al 16 Dicembre 2018 (aperture dal martedì al sabato dalle 09.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30).

Galleria SpazioArte Prospettiva16 (Laterale) Via Trieste, 2/m – Boretto (RE)

Catalogo con immagini inedite delle opere del pittore disponibile in galleria. Saggio e presentazione critica: Eleonora Carrara. Testi: Gian Luca Nizzoli, Bruno Arcari, Assessore alla Cultura del Comune di Boretto (RE) Giorgia Bia e Assessore alla Cultura del Comune di Casalmaggiore Pamela Carena

PARCHEGGIO PIAZZA NENNI A 150 MT. (indi proseguire a piedi da piazza Nenni lungo i portici costeggiando la parte sinistra del complesso condominiale situato a nord della stessa piazza Nenni laterale via Trieste – imbocco a sinistra del distributore acqua pubblica)

E-mail: prospettiva16@virgilio.it

Telef. /SMS e per eventuali visite fuori orario: 333-8494623 (Gian Luca Nizzoli) / 335-8376777(Antonio Artoni) / 348-4428586 (Ettore Alberani) / 0522-964234 (Henry Guatteri) / 333-7991056 (Sara Giuberti) / 339-6016043 (Domenico Bergamini)

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