San Giovanni, sopralluogo in stazione col comune. Piloni (Pd): "La situazione peggiore della provincia"
Il 13 novembre Rfi ha finalmente risposto ad Asinari annunciando una prima operazione di sfalcio, ma assieme anche un imminente sopralluogo tecnico, al quale il sindaco, assieme a Favalli, vuole essere presente. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
SAN GIOVANNI IN CROCE – Dopo la missiva a Rete Ferroviaria Italiana, il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari ha incontrato venerdì pomeriggio il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, che a sua volta lo aveva contattato per poter osservare di persona le condizioni fatiscenti della stazione ferroviaria. Un immobile che andrebbe demolito, aveva osservato provocatoriamente ma nemmeno troppo Asinari, che ha accompagnato Piloni nel tour assieme all’assessore comunale Fabrizio Galli, al consigliere Giovanni Zardi e a Guido Favalli, l’ingegnere che ha realizzato lo studio per dimostrare la pericolosità di alcune strutture.
L’orologio è fermo da chissà quando, “così – scherza qualcuno – almeno non possono dire che i treni sono in ritardo” e vicino a quello che era lo spazio per gli operai, quando la stazione era presidiata, striscia anche un piccolo serpente. I piccioni hanno ormai trovato al piano superiore una sorta di nuova casa e lo sfalcio dell’erba, assai recente, ha smascherato rifiuti di ogni genere, senza scordare verso il piazzale esterno un filo elettrico, si spera non attivo, che penzola. Non solo la stazione, ma l’intera area ferroviaria, più vasta, è comunque malmessa.
Il 13 novembre Rfi ha finalmente risposto ad Asinari annunciando proprio questa operazione di sfalcio, ma assieme anche un imminente sopralluogo tecnico, al quale il sindaco, assieme a Favalli, vuole essere presente. “Rfi ha anche prospettato un paio di soluzioni: speriamo però che siano soluzioni percorribili perché altrimenti è meglio abbattere questo immobile. E lo deve fare Rfi, non il comune, nell’ottica di una riqualificazione. Se davvero c’è una volontà di sistemare le cose e mettere le strutture in sicurezza, serve anche un investimento, che peraltro non dovrebbe essere così cospicuo”.
Il giudizio di Piloni è tranchant, dato che il consigliere parla della peggiore stazione vista in provincia di Cremona. “Lunedì scriverò sia a Rfi che all’assessore regionale di competenza: qui abbiamo una situazione seria, con un immobile che in effetti è a rischio crolli. Il controsoffitto è già caduto e, con l’inverno e il freddo, oltre alle infiltrazioni, nei prossimi mesi il rischio per l’incolumità delle persone è reale. Senza scordare che questi luoghi così abbandonati possono diventare anche ritrovo di micro delinquenza, come giustamente il sindaco Asinari ha evidenziato”.
Il bilancio 2019-2021 di Regione Lombardia reca, secondo Piloni, numeri preoccupanti, perché sono minori rispetto al passato le risorse da stanziare per la riqualificazione delle stazioni, da parte della stessa Regione e anche di Rfi. L’idea, invece, dev’essere quella di trasformare queste stazioni in presidi pure per la sicurezza, da affidare magari ad associazioni locali.
Giovanni Gardani