Teatro, dalle atmosfere di "Kiss Me Kate" alla storia vera de "Il giardino dei ciliegi"
Nemmeno il tempo di respirare, che sabato al Comunale sarà di scena “Il giardino dei ciliegi”, pure qui con una rivisitazione del testo di Cechov associato ad una storia vera accaduta a due residenti del comune di Bologna.
CASALMAGGIORE – Sono giorni intensi al Teatro Comunale di Casalmaggiore: sì, perché la stagione 2018-2019 finalmente è entrata nel vivo e lo sta facendo con due grandi spettacoli. Giovedì l’anteprima di “Kiss Me Kate”, il musical di Cole Porter ripreso da “La bisbetica domata” di Shakespeare rivisto e aggiornato dalla Compagnia Corrado Abbati, che per il secondo anno di fila ha scelto il Comunale di Casalmaggiore come sede dell’anteprima, prima di un tour di livello nazionale.
La platea e i palchi hanno applaudito uno spettacolo che ha anche saputo viaggiare nel tempo, con grande attenzione, al solito, ai costumi d’epoca, senza dimenticare però di rinfrescare lo spartito e la trama con diversi riferimenti anche all’attualità. Spiccate le doti canore e coreografiche di una compagnia che, non a caso, è la più apprezzata d’Italia nel campo dei musical a teatro.
Nemmeno il tempo di respirare, è il caso di dirlo, che sabato al Comunale sarà di scena “Il giardino dei ciliegi”, pure qui con una rivisitazione del testo di Cechov associato ad una storia vera accaduta a due residenti del comune di Bologna, che peraltro saranno in scena come attori principali. Impossibile però dimenticare il nome di richiamo di quest’opera a Casalmaggiore, ossia Lodovico “Lodo” Guenzi, il frontman della band “Lo Stato Sociale” che ha sbancato col secondo posto all’ultimo Festival di Sanremo. In realtà Guenzi nasce, prima che come cantante, come attore e questa sua vena si è vista, in effetti, durante l’esibizione sanremese. Guenzi sarà a Casalmaggiore come coprotagonista, nello spettacolo che si terrà sabato alle ore 21, primo spettacolo in abbonamento, che si potrà sottoscrivere per l’ultimo giorno proprio sabato (“Kiss Me Kate” era fuori abbonamento).
Giuliano e Annalisa Bianchi, i due attori in scena che hanno davvero vissuto questa vicenda sulla propria pelle, trent’anni hanno vissuto in una casa colonica concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune nella periferia di Bologna. Finché nel 2015 con l’avvicinarsi del momento dell’apertura, proprio di fronte al loro giardino dei ciliegi, di un grande parco a tema agroalimentare, i Bianchi ricevono un avviso di sfratto. La magia di questo contemporaneo Giardino dei ciliegi – gli animali, le relazioni, gli affetti – cessa improvvisamente di esistere in una mattinata di settembre. Una storia così lontana nel tempo e nello spazio da quella di Gaev e Ljuba eppure così simile nella sua essenza.
G.G.