Cultura

Rotary Cvs, a Viadana ricordo dei soci defunti e rivisitazione di Dante con Vacchelli

Dopo la messa di suffragio presso la Chiesa del Castello di Viadana, la serata si è concentrata sul primo Canto dell’Inferno, su quella “selva oscura” cui Vacchelli ha recentemente dedicato una raccolta di saggi.

VIADANA – Maestro di suspence, più visionario di qualsiasi fantasy, genio della narrazione: Dante Alighieri è veramente da riscoprire, soprattutto in un periodo di decadenza culturale come il nostro. A darne una lettura “ultra” contemporanea, sicuramente molto coinvolgente e soprattutto educativa è stato il prof. Gianni Vacchelli durante la conviviale che il Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta ha dedicato, il 5 novembre a La Locanda del Ginnasio di Viadana, al ricordo dei soci deceduti.

Dopo la messa di suffragio presso la Chiesa del Castello di Viadana, la serata si è concentrata sul primo Canto dell’Inferno, su quella “selva oscura” cui Vacchelli ha recentemente dedicato una raccolta di saggi edita da Lemma Press e che rappresenta sì il male (il peccato, la caduta, la disperazione, lo smarrimento di sé…), ma anche il primo passo verso la redenzione, verso il ritrovare se stessi, qualcosa di “bene”. Invocando aiuto, Dante viene soccorso da Virgilio, “amico-padre-maestro”: proprio su questa triade si è dipanata la relazione di Vacchelli, che ha saputo catturare l’attenzione e l’ammirazione di tutti i presenti, un po’ rammaricati di quei vecchi studi scolastici che hanno reso il Sommo Vate una noia o un peso.

La presenza di Vacchelli (narratore, saggista, docente, co-fondatore, con Fulvio Manara, della Comunità di Ricerca “Colligite Fragmenta”) è stata possibile grazie alla grande amicizia che lo lega ai figli di Franco Camozzi, indimenticato socio del Club, ingegnere adottato da Milano, amante della cultura, della letteratura, rotariano convinto nel cuore e nel fare: Mario, Giancarlo e Giulio, insieme ai loro familiari, hanno presenziato alla conviviale, ringraziando dell’affetto ancora tributato al padre.

L.F.

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