Cronaca

Casalmaggiore 7.15, treno in orario (e con 4 carrozze): volere è potere

Stamattina nessuno è rimasto a piedi ed il treno è partito in perfetto orario. Arriverà comunque a Parma con un piccolo ritardo, ma ormai è un classico, fa parte del gioco

CASALMAGGIORE – “Dovevi venire ieri a fare le foto. Oggi siamo in tanti, ma meno di ieri. Io sono rimasta giù dal treno, se capita anche oggi mi metto davanti e non lo faccio partire”. Sono le 7.10 in stazione a Casalmaggiore, ci sono almeno un centinaio di persone ad attendere il treno, e ne continuano ad arrivare. Un buon gruppo sta in sala d’aspetto dove almeno c’è un po’ di caldo e l’attesa è meno greve.

“Anch’io – racconta un altro pendolare – sono rimasto giù e poi ho preso la macchina. Fortuna che il mio capo che conosce la situazione non mi fa problemi, ma so di gente che ogni volta ci rimette un’ora di permesso”. Più o meno l’atmosfera che si respira è quella dell’ansia. Ognuno cerca di accaparrarsi un posto il pole position. “Ieri hanno chiuso la porta in faccia ad un ragazzo che era sistemato proprio all’ingresso. Non deve essere stato piacevole”.

7.12, suona la campana. L’autoparlante che sembra essere sistemato al passaggio a livello tanto è lieve il volume, annuncia che il treno diretto a Parma sta arrivando. In perfetto orario. Stamattina erano 4 le carrozze. Tutti sono potuti salire senza essere costretti a fare a gara.

Il manovratore ci urla dietro “Devi chiedere il permesso per stare qui!” ci spiega in tono poco garbato. Forse è la macchina fotografica che dà fastidio, ma non importa. Il suo collega invece saluta cordialmente con un cenno, e sorride.

Stamattina nessuno è rimasto a piedi ed il treno è partito in perfetto orario. Arriverà comunque a Parma con un piccolo ritardo, ma ormai è un classico, fa parte del gioco anche quello. C’è chi sui social si ‘diverte’ a fare l’elenco dei viaggi precedenti, e dei minuti persi. Questa mattina il saldo è quasi zero. Qualcuno potrebbe chiedersi dov’é la notizia: viste le cose, la notizia potrebbe essere proprio questa.

Uno dei pendolari, uno di quelli che in questi giorni ci ha mandato foto, manda un messaggio con un grazie. Questa mattina viaggerà più comodo, non sarà pressato tra altri ragazzi (sono soprattutto loro i pendolari) costretti alla stessa vita. Potrebbe essere quella odierna, e dopo alcuni giorni di articoli, di caos, di imprecazioni, di gente a piedi, di altra costretta in macchina a fare il giro dell’oca, una nuova alba.

In fondo partire in orario, sommare quattro carrozze nell’orario di punta del pendolarismo come ha dimostrato la mattina, può essere fatto. Può essere prassi insomma. Anche se chi prende i treni sulla Brescia Parma, sa che non può essere un piccolo raggio di sole di una mattina, a rompere i cieli carichi di pioggia di tutto l’inverno.

Nazzareno Condina

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