Arte

Teatro Comunale di Casalmaggiore, Sabato in scena 'Il giardino dei ciliegi'

“Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso” della compagnia bolognese Kepler-452, regia di Nicola Borghesi, giovane rivelazione, una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

CASALMAGGIORE – Inaugura sabato 17 novembre alle ore 21 la Stagione Serale 2018-2019 del Teatro Comunale di Casalmaggiore, diretta da Giuseppe Romanetti e realizzata dal Comune di Casalmaggiore con il sostegno della Regione Lombardia nell’ambito di Circuiti Teatrali Lombardi, con uno spettacolo molto atteso: “Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso” della compagnia bolognese Kepler-452, regia di Nicola Borghesi, giovane rivelazione del teatro italiano, una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, che vede nel cast Annalisa e Giuliano Bianchi, Paola Aiello, Nicola Borghesi e Lodovico Guenzi (il noto cantante de Lo Stato Sociale, ora anche giudice di X Factor).

Come nei precedenti spettacoli, il regista Nicola Borghesi punta a coinvolgere anche un pubblico non strettamente teatrale. A tal fine, non solo fonde realtà, biografia e finzione scenica, ma si avvale di attori non professionisti, persone comuni, voci ordinarie per storie “extra-ordinarie”.
“Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso” vuole essere un’indagine su dove oggi si sia posata la dialettica tra illuminismo e magia, tra legge e natura, e su dove ci troviamo noi. Forse, più semplicemente, è la storia di un incontro. Quello tra i componenti di Kepler-452 (Nicola Borghesi, Paola Aiello ed Enrico Baraldi) con due personaggi “immaginari” realmente esistenti, Giuliano e Annalisa Bianchi, ossia Ljuba e Gaev.

Nel dramma Anton ?echov immagina che in un anno non definito di fine Ottocento il giardino dei ciliegi di Ljuba e Gaev, proprietari terrieri nella Russia prerivoluzionaria, vada all’asta per debiti insieme alla loro casa. Ad acquistarlo è Lopachin, ex-servo della gleba arricchitosi dopo la fine della schiavitù, rampante rappresentante della borghesia in ascesa. Il centro del dramma è la scomparsa di un luogo magico, profondamente impregnato delle vite di chi lo abita, che in questa rilettura dell’opera di ?echov diventa il luogo della coppia.

Nicola, Paola ed Enrico hanno cominciato così, come sono soliti fare, a sbirciare nelle pieghe della loro città, Bologna, alla ricerca del loro Giardino dei ciliegi.

«Tra i moltissimi incontri che abbiamo fatto nel corso della nostra indagine – racconta la compagnia ? ce ne è stato uno che ha cambiato definitivamente il corso delle prove e, inaspettatamente, delle nostre vite: quello con Giuliano e Annalisa Bianchi, che per trent’anni hanno vissuto in una casa colonica concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune nella periferia di Bologna. Giuliano e Annalisa Bianchi per trent’anni si sono occupati di due attività principali: il controllo della popolazione dei piccioni e l’accoglienza di animali esotici o pericolosi. Si attiva così un ménage strano, marginale, meraviglioso: convivono in casa Bianchi babbuini, carcerati ex 41-bis in borsa lavoro, una famiglia rom ospite, boa constrictor. Trent’anni, come ci dicono Giuliano e Annalisa, di pura felicità».

Finché nel 2015 con l’avvicinarsi del momento dell’apertura, proprio di fronte al loro giardino dei ciliegi, di un grande parco a tema agroalimentare, i Bianchi ricevono un avviso di sfratto. La magia di questo contemporaneo Giardino dei ciliegi – gli animali, le relazioni, gli affetti – cessa improvvisamente di esistere in una mattinata di settembre. Una storia così lontana nel tempo e nello spazio da quella di Gaev e Ljuba eppure così simile nella sua essenza.

Nicola, Paola ed Enrico hanno trascorso molto tempo con i Bianchi, cercando di capire che cosa fosse successo e quale fosse la loro posizione rispetto alla vicenda che li ha travolti, provando a innamorarsi senza perdere la lucidità. Dopo un lungo corteggiamento sono riusciti a convincerli ad andare in scena, a vestire i panni di Ljuba e Gaev e a raccontare, insieme agli attori, la storia dello sgombero e del loro incontro.

Durata spettacolo: 1 h e 40 minuti.

Contribuiscono alla Stagione Teatrale 2018-2019 e ai lavori di restauro del Teatro Comunale: Azotal spa, AFM Casalmaggiore srl, La Briantina spa, Padania Alimenti srl, Union Brokers srl.

Abbonamenti. Rinnovi e nuovi abbonamenti sono in vendita sino al 17 novembre presso il Centro Servizi al Cittadino del Comune, Piazza Garibaldi 26, piano terra (tel. 0375 284496 – dal lunedì al sabato dalle ore 8,30-12,30) ma anche direttamente a Teatro la sera stessa. I costi degli abbonamenti sono 120,00 Euro (Palchi e Platea), 90,00 Euro (Ridotto under 25), 100,00 Euro (Ridotto over 65), 80, 00 Euro (Loggione).
Biglietti. I prezzi dei biglietti per Kiss me, Kate sono 18,00 Euro (intero), 15,00 Euro (ridotto), 11,00 Euro (loggione). I biglietti si acquistano presso il botteghino del Teatro tutti i giorni di spettacolo a partire da un’ora prima l’inizio previsto. È possibile acquistare in prevendita i biglietti dei singoli spettacoli presso il Centro Servizi al Cittadino (Piazza Garibaldi, tel. 0375 284496), dal lunedì al sabato dalle ore 8.30-12.30.
Informazioni e prenotazioni Tel. 0375 284496 – Fax 0375 200251 – csc@comune.casalmaggiore.cr.it
Teatro Comunale di Casalmaggiore
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Foto: Luca del Pia

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