Ponte chiuso, tempi più lunghi Grido d'allarme di Confesercenti: "Fatturato giù del 20%"
"Per questo il nostro è un appello a tutti gli attori in gioco in modo che assumano decisioni tenendo conto dell’interesse collettivo. Chiediamo risposte certe nel rispetto di tutti i nostri imprenditori" spiega il presidente Boschiroli.
CASALMAGGIORE – Confesercenti della Lombardia Orientale sede di Cremona esprime forte preoccupazione per la situazione che sta vivendo il commercio a Casalmaggiore a causa del protrarsi della chiusura del ponte sul Po. Lavori importanti e necessari, ma che stanno rendendo difficile i collegamenti e l’arrivo in città della storica clientela parmense. Gli operatori stanno registrando perdite gravi e la diminuzione del fatturato che tocca punte del 20%.
Confesercenti della Lombardia Orientale sede di Cremona è ulteriormente allarmata dopo avere appreso dalla stampa locale che Edil 2000, sigla che unisce un pool di aziende guidate da Mecos srl, avrebbe presentato ufficialmente ricorso al Tar dell’Emilia Romagna per l’annullamento degli atti della gara di assegnazione dei lavori e la richiesta di sospensione cautelare. Fermo restando il legittimo diritto del ricorrente, Confesercenti della Lombardia Orientale sede di Cremona teme questo atto si rifletterà ancora di più sul tessuto economico cittadino in quanto allungherà ulteriormente i tempi di intervento e dunque la chiusura dell’infrastruttura. Per questo Confesercenti chiede di fare chiarezza e di trovare soluzioni a sostegno dei commercianti.
“Vivo quotidianamente sulla mia pelle questa situazione – afferma Giuliano De Manincor, titolare di un agenzia viaggi in centro a Casalmaggore e vicepresidente di Assoviaggi Confesercenti – e la cosa più brutta è non avere certezze. Sapere del ricorso è stata per tutti noi commercianti una doccia fredda sebbene da qualche giorno avevamo percepito qualcosa. Il ricorso produrrà sicuramente degli slittamenti sulle tempistiche e per noi operatori questo significa ricalibrare tutte le nostre previsioni aziendali, in base ai fatturati. Eravamo pronti a tenere duro in vista di una rapida soluzione, ma ora esigiamo chiarezza sui tempi e sulle nuove prospettive”.
“E’ indubbio che le attività soprattutto del centro storico stiano risentendo di questo blocco – afferma il direttore Giorgio Bonoli – Da più di un anno gli operatori stanno pagando a caro prezzo la chiusura del ponte. Da tempo Confesercenti della Lombardia Orientale sede di Cremona si è mossa a sostegno del comparto: recentemente abbiamo incontrato il sindaco, Filippo Bongiovanni, al quale abbiamo chiesto interventi concreti, proponendo una serie di atti che possano portare sollievo ai negozianti come tagli di tributi e l’introduzione di una fascia oraria gratuita per i parcheggi soprattutto in vista del Natale”.
“Senza entrare nel merito giuridico – interviene il presidente Agostino Boschiroli – questo ricorso aggrava sotto ogni punto di vista una situazione già al limite del ragionevole. Come Confesercenti siamo fortemente preoccupati dal rischio che si sta correndo a causa di questo ennesimo stop che porterà danni enormi alle attività di ogni settore in un momento nel quale gli indicatori nazionali segnano lo stallo o addirittura la decrescita. Per questo il nostro è un appello a tutti gli attori in gioco in modo che assumano decisioni tenendo conto dell’interesse collettivo. Chiediamo risposte certe nel rispetto di tutti i nostri imprenditori”.
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