Ambiente

"I fossi stanno franando". La segnalazione di un lettore alle GEV e all'amministrazione

"A causa dei ripetuti diserbi e delle arature oltre i limiti previsti, a causa delle pioggie i fossi stanno letteralmente franando" ci sottolineava. "Sta avvenendo uno sconvolgimento notevole..."

CASALMAGGIORE – Fossi. Sempre più stretti, e sempre più vicini ai campi. Sempre meno curati. Al limite – e forse anche più in là – della normativa che prevede distanze minime e cura. La rete idrica minore soffre di seri problemi. Era stato Orlando Ferroni, qualche anno fa (era ancora sindaco Claudio Silla), a sollevare il problema di quei piccoli canali che un tempo erano curati e profondi, magari anche segnati da filari di piante a mano a mano scomparsi.

“Vent’anni fa la campagna e la golena erano diverse. Fossi ampi, filari di piante, un sistema idraulico tenuto sotto controllo. Io viaggio spesso per lavoro, e se guardo le campagne sono sparite le piante, i fossi sono quel che sono” aveva detto Ferroni lamentando il fatto che era proprio la rete idrica minore quella maggiormente soggetta a cambiamenti e non positivi. “E’ un pericolo serio perché ormai un po’ di pioggia in più del solito causa problemi se non disastri. E non è colpa della pioggia, che cadeva con intensità pure un tempo. La responsabilità è sempre dell’uomo che non fa nulla per tutelarsi e prevenire”.

Una questione più volte sollevata anche da CNC. Nel luglio dell’anno scorso un’interpellanza al Consiglio Comunale corredata di foto e segnalazioni era stata discussa in maniera piuttosto accesa. Era stato allora il sindaco Filippo Bongiovanni a spiegare che la questione era seguita dall’amministrazione: “Sono state fatte verifiche in merito alle segnalazioni sia dalla Polizia Locale che dalle GEV, e sono state elevate 20 sanzioni in strada Albarone, Motta San Fermo, via Galliano Vicomoscano, nella zona del Santuario della Fontana, sulla Sabbionetana e sull’Asolana, sulla strada dei Sabbioni, a Cappella, in via Leonardo Da Vinci, in località Rodone Fossacaprara, in località Gambalone, e in località Valle. I controlli sono stati fatti. In base al regolamento è in corso un accertamento. Avvisi verbali ne sono stati fatti parecchi”.

Nei giorni scorsi un affezionato lettore ci ha inviato alcune foto che testimonierebbero, a suo dire, una violazione alla normativa vigente. “A causa dei ripetuti diserbi e delle arature oltre i limiti previsti, a causa delle pioggie i fossi stanno letteralmente franando” ci sottolineava. “Sta avvenendo uno sconvolgimento notevole del territorio. In passato le GEV con Carlo Sante Gardani se ne erano occupate. E’ un problema sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere ma sono in tanti quelli che ritengono opportuno non sollevare questioni”.

A corredo delle parole alcune foto (che pubblichiamo in parte, quelle non riconoscibili) tralasciando il luogo, che è comunque nel comune di Casalmaggiore. Al limite, se l’amministrazione, la Polizia Municipale o le GEV lo riterranno opportuno, invieremo loro la documentazione fotografica per le verifiche. Non è importante segnalare il campo di tizio, caio o sempronio, e c’è pure da sottolineare che molti agricoltori si occupano della cura della rete idrica delle loro terre, quanto mettere in evidenza il problema. Un problema che c’è e che solleva più di una questione a cittadini attenti ai mutamenti ambientali. E forse anche qualcuno più serio.

Nazzareno Condina

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