Salute

Punto Nascite, ci siamo: attesa per il ricorso al Tar, ma la prima sentenza dovrebbe uscire giovedì

Non si entrerà nel merito della questione, ma solo della richiesta di sospensiva: se questa verrà accolta il Punto Nascite riaprirà subito in attesa poi della sentenza vera e propria sul ricorso.

CASALMAGGIORE – Dopo la doccia gelata del ponte, con il ricorso al Tar dell’Emilia Romagna di una delle ditte in lizza per i lavori di sistemazione, che dovrebbe prolungare nettamente i tempi, il comprensorio Oglio Po ora guarda a un altro Tar, quello della Lombardia. A Brescia mercoledì mattina il dibattimento è stato lampo, ed è durato molto poco: Antonino Rizzo avvocato del foro di Cremona ha difeso i 22 comuni ricorrenti del Casalasco-Viadanese, mentre Regione Lombardia, che solo nelle ultime ore prima dell’udienza aveva presentato una memoria difensiva, è stata invece rappresentata dagli avvocati Pio Dario Vivone e Maria Emilia Moretti, col Ministero della Salute rappresentato dall’avvocato Paolo Biglione Di Viarigi. Nessuna sensazione, né positiva né negativa, trapela in questo momento.

Tutto si è svolto come ci si aspettava: gli avvocati della Regione e del Ministero si sono limitati a rimandare i giudici alle memorie difensive in questione, di contro l’avvocato Rizzo ha preso la parola per qualche minuto in più, facendo riferimento a uno degli ultimi episodi più clamorosi, quello del parto in casa avvenuto a Punto Nascite chiuso pochi giorni fa. Va detto che la memoria difensiva della Regione è stata studiata anche dal Comitato per la salvaguardia dell’ospedale Oglio Po e dal gruppo “Io sto col Punto Nascite”, che hanno dunque contribuito, in un vero e proprio gioco di squadra, ad analizzare il documento, provando così a suggerire alcuni punti per controbattere.

L’unico precedente fresco è quello dei comuni che gravitano attorno all’ospedale di Piario, Alta Val Seriana: un paio di mesi fa a loro andò male, ma lì la situazione era molto diversa. Qui, invece, c’è anche una richiesta di deroga di Regione Lombardia al Ministero mal formulata, un vero e proprio vizio di forma, al quale il ricorso si appella, portando poi altre prove a sostegno della battaglia che chiede la riapertura del Punto Nascite. Giovedì dovrebbe essere resa nota la sentenza in merito alla sospensiva (al massimo si potrebbe slittare a venerdì, ma già per il ricorso del Punto Nascite di Piario l’attesa fu di 24 ore, non di più), dopo di che si dovrà aspettare. Quanto? Roberto Politi, presidente della sezione, ha spiegato che non si dovrebbe attendere molto, ma non ha specificato date. Di certo, con l’accoglimento della sospensiva il Punto Nascite, chiuso dal 1° novembre, tornerebbe subito operativo, in attesa di entrare nel merito del ricorso stesso… Riaperto, insomma, a data da destinarsi.

G.G.

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