Il ponte? Lo "Stiamo" rimettendo a posto, parola (azzardata) di Luigi Di Maio
Stamattina - dopo aver sentito le parole dell'incauto vicepremier - ci sono arrivate lettere e messaggi di lettori. Qualcuno ci chiedeva a che punto stanno i lavori visto che 'stiamo' procedendo. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE – Non andate alla ricerca di cantieri e muratori, di validi ingegneri occupati a prendere misure, di impalcature già piazzate. Semplicemente perché non ci sono, se non nelle parole del vicepremier Luigi Di Maio che, ieri sera da Giletti a ‘Non è l’arena’ La7, ha parlato di lavori al Ponte Po di Casalmaggiore “Che stiamo rimettendo a posto”.
Il ponte è al momento lì, come era a settembre dell’anno scorso quando fu chiuso per gli evidenti limiti strutturali raggiunti. In alcuni punti, su sponda parmense, l’unica cosa che è avanzata è la selva.
Non è iniziato ancora niente, se non nella fantasia del politico, evidentemente poco e male informato sulle vicissitudini di questa terra. Bisognerà attendere ancora, almeno sino al 15 per capire se vi saranno ricorsi e poi, a stretto giro e finalmente, il cantiere partirà. E se partirà (se non vi saranno ovviamente ricorsi, ancora possibili), sarà grazie allo stanziamento del governo precedente che – tra tanti limiti ed innegabili difetti – quei soldi li aveva già stanziati e sarà grazie alla provincia di Parma, che ha portato a termine (o quasi) un iter lunghissimo.
Lo “stiamo” dunque fa onore al vicepremier che si sente evidentemente parte di un tutto in cui davvero poco (o nulla) ha fatto lui stesso o ha fatto il suo governo. E’ uno “stiamo” (guardando in aria) come d’autunno sugli alberi le foglie, anche se poi a voler veder bene si è fili d’erba e sulla pianta non si è mai stati.
Altro limite (delle parole di Di Maio) il cui governo ‘stiamo’ pensando alle infrastrutture: il mettere a posto questa infrastruttura garantirà sollievo al territorio, ma per un tempo limitato. 10 anni al massimo secondo i tecnici della provincia di Parma, molto meno secondo altri professionisti del settore. Comunque sia, prima o poi si dovrà mettere in cantiere un nuovo ponte. Cosa che al momento non è ancora stata fatta.
Stamattina – dopo aver sentito le parole dell’incauto vicepremier – ci sono arrivate lettere e messaggi di lettori. Qualcuno ci chiedeva a che punto stanno i lavori visto che ‘stiamo’ procedendo. Qualcun altro si è indignato, ben consapevole che neppure una pietra per ora è stata mossa. Vorremmo tranquillizzare tutti. Quello stiamo è stato probabilmente frutto dell’entusiasmo del Luigi nazionale, o di un attimo di disattenzione. Chi realmente conosce le cose ben sa che non ‘stiamo’ niente al momento. Qualcuno – in tempi di altri governi – è stato, forse tra qualche settimana altri staranno, ma non certo oggi.
Nazzareno Condina