Cronaca

Canneto: Chiesa dei Morti gremita per la serata organizzata da Aemoc e Oratorio [GALLERY]

Tanti i cannetesi che ieri sera hanno onorato la fine dell'ottavario dei defunti e il tradizionale culto dei morti assistendo prima alla intensa rappresentazione realizzata dai ragazzi dell'Oratorio e poi ritrovandosi insieme sul sagrato per una castagnata finale. GALLERY

CANNETO SULL’OGLIO –  Non c’era più posto nemmeno in piedi ieri sera alla chiesetta di Santa Croce per la serata organizzata dall’Associazione Ecomuseo, dalla Parrocchia di Canneto e dal locale Gruppo Oratorio per onorare come da tradizione il culto dei morti, unendo cultura, religione, spiritualità, ma anche folklore. Quest’anno si è esplorato il sentire umano di fronte all’angosciante e comune destino della morte, con una intensa rappresentazione dal titolo “Di che morte non moriremo” basata sulla storia vera del martirio di un gruppo di monaci trappisti (che saranno beatificati il mese prossimo) avvenuto nel 1996 nel monastero di Tibhirine in Algeria. Introdotti dai ringraziamenti del presidente dell’Aemoc Franco Testa, dalle riflessioni di don Alfredo Rocca e dall’intervento di Bruno Vezzoni, alcuni ragazzi dell’oratorio hanno interpretato con notevole maturità il dramma dei religiosi che nell’ormai certo avvicinarsi del loro fine vita, combattono paure, dubbi e angosce, lasciando una preziosa testimonianza di fede. A intervallare i quattro atti, lettura di testi ed esecuzione di brani musicali in un’atmosfera suggestiva, di assoluto silenzio e grande coinvolgimento emotivo. Se il ricordo dei propri cari defunti e le foto che tappezzano le pareti della chiesa detta appunto “dei morti” hanno toccato il cuore di ognuno, la rappresentazione ha invece toccato il nervo scoperto della universale fragilità al cospetto della morte. Morte che però, nel credo cristiano, si tramuta in nuova vita grazie all’amore e alla fede in Dio. Lungo, scrosciante e assolutamente meritato l’applauso finale per i ragazzi che hanno recitato: da Luca Bina, che ha firmato anche i testi e la regia, a Davide e Michele Zucca, Stefano Casnici, Gabriele Pancera, Gabriele Ravini, Sebastiano Perego, Davide Mariotti, Stefano Lovero, Nicola Boselli, El Mehdi El Imami, Chiara Pancera e la piccola Cecilia Fasciglione. Ma anche per “le voci narranti”: Cesare Dossena e Francesco Zucca; per Cesare Curti, Simone Remelli e Francesco Epigrafi che hanno curato suono e luci. Per Ivan Arienti (dietro le quinte) e per il gruppo musicale dell’Ecomuseo composto da Rita Molinari, Giovanna Gamba, Gianpaolo Lovero e Flavio Peron. A conclusione della serata, tutti a rifocillarsi sul sagrato della Chiesa con caldarroste e dolci fatti in casa. Sotto alcune immagini dell’evento (MLR)

 

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