Cultura

"Torneranno i prati", emozione Olmi a Piadena nel ricordo della Prima Guerra Mondiale

La serata, a ingresso gratuito, rientra nel calendario degli eventi “Un paese che cambia” dedicato ai 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale e ai 70 anni della Costituzione Italiana.

Nella foto una scena del film

PIADENA – Si terrà mercoledì 7 novembre alle ore 21 presso la sala conferenze del Museo Archeologico Platina di piazza Garibaldi a Piadena la proiezione del film “Torneranno i prati”, girato nel 2014 dal regista Ermanno Olmi e che ha ottenuto 8 candidature ai David di Donatello, gli Oscar italiani. La serata, a ingresso gratuito, rientra nel calendario degli eventi “Un paese che cambia” dedicato ai 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale e ai 70 anni della Costituzione Italiana.

“In un avamposto d’alta quota – spiega la sinossi del film – verso la fine della prima guerra mondiale, un gruppo di militari combatte a pochi metri di distanza dalla trincea austriaca, “così vicina che pare di udire il loro respiro”. Intorno, solo neve e silenzio. Dentro, il freddo, la paura, la stanchezza, la rassegnazione. E gli ordini insensati che arrivano da qualche scrivania lontana, al caldo. Ordini telefonati che mandano i soldati a farsi impallinare come tordi. Il film di Olmi è una ballata malinconica come la melodia alla fisarmonica che apre la narrazione, e triste come Il silenzio, le cui note sono incorporate nel tema finale composto e suonato alla tromba da Paolo Fresu. “torneranno i prati”, scritto tutto minuscolo come si conviene ad una storia minima e morale, è un film epidermico che ci fa sentire il ruggito dei mortai in lontananza, il rosicchiare del trapano che scava una galleria nemica sotto la trincea, il gelo e la monotonia delle giornate segnate dal rancio e dalla consegna della posta, unica occasione in cui i nomi dei soldati vengono pronunciati, riconoscendoli come esseri umani invece che come semplici numeri. I militari, dal capitano alla recluta, restano attoniti davanti all’orrore dell’inganno in cui sono caduti per aver creduto nell’amor di patria e nel dovere del cittadino italiano”.

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