Il comprensorio Oglio Po ricorda il 4 novembre: 100 anni fa la fine della Prima Guerra Mondiale
A Vicomoscano per la prima volta la processione ha portato al Monumento ai Caduti da poco restaurato. A Torre dè Picenardi, invece, il sindaco Mario Bazzani ha letto una lettera partita dal fronte durante il primo conflitto bellico planetario.
CASALMAGGIORE – Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Che in questo 2018, cent’anni dopo il bollettino della Vittoria del generale Armando Diaz, che chiuse per l’Italia (e per tutti) la Prima Guerra Mondiale, è stata ancora più significativa. Anche i comuni del Casalasco e del comprensorio Oglio Po hanno onorato l’impegno, seguendo uno spartito tradizionale, pur con un pensiero ancora più forte a quei giovani morti al fronte, proprio per la cifra tonda della ricorrenza.
A Casalmaggiore il corteo aperto dalla banda della Società Musicale Estudiantina è partito come al solito dalla Casa del Mutilato di via Bixio, giungendo poi alla chiesa di Santo Stefano, alla presenza del sindaco Filippo Bongiovanni che ha aperto il corteo, di esponenti della politica, del mondo civile e ovviamente militare, con le varie associazioni presenti con tanto di gonfaloni, posizionati in coda rispetto a quello del comune di Casalmaggiore. Forze armate, con una rappresentanza del X Reggimento Guastatori della Caserma Col di Lana dunque, ma anche semplici cittadini, giunti fino in Duomo, dove il parroco don Claudio Rubagotti ha poi tenuto la Santa Messa a suffragio di tutti i Caduti, ricordati con la posa di una doppia corona di alloro, una al Monumento dell’Isola Bella e una sullo scalone interno del municipio casalese. Al passaggio in piazza Garibaldi, come sempre, le giostre del luna park della Fiera di San Carlo – sì, domenica a Casalmaggiore era anche la festa del Patrono – si sono fermate in segno di rispetto.
Il discorso dei vari sindaci è rimbalzato da una parte all’altra del comprensorio: Viadana, altro comune cardine del comprensorio, ha ricordato i suoi Caduti con la banda Grossi, e lo ha fatto inaugurando una mostra fotografica e documentaria su chi da Viadana è partito per il fronte perdendo la vita; Piadena e Drizzona, per l’ultima volta come comuni distinti, e ormai prossimi alla Fusione, dopo la mattinata istituzionale hanno ricordato l’evento con i canti e le letture del Gruppo Padano di Piadena, del Gruppo di canto popolare di Cremona e della Lega di Cultura di Piadena, senza scordare tutti gli altri municipi uniti in una domenica composta e rispettosa della tradizione.
Da segnalare due momenti forse più particolari di altri: a Vicomoscano, frazione casalese, per la prima volta la processione guidata da don Ottorino Baronio ha portato al Monumento ai Caduti da poco restaurato, anticipando la grande manifestazione di domenica prossima quando alla presenza dell’associazione Bersaglieri di Casalmaggiore, sarà proiettato nuovamente un video che mostra i volti dei Caduti della frazione. A Torre dè Picenardi, invece, il sindaco Mario Bazzani ha letto una lettera, partita dal fronte durante il primo conflitto bellico planetario, ritrovata solo un mesi fa in un cumulo di rifiuti. Lo scritto data 6 ottobre 1916: un modo decisamente diverso e azzeccato per rinverdire la memoria di quei tempi tragici.
Giovanni Gardani