Fiera di San Carlo: primo giorno da record, secondo frenato dalla pioggia
Oggi è prevista altra pioggia purtroppo, ma per gli stoici è probabilmente anche il momento migliore per addentrarsi nella fiera e tra le bancarelle. Meno ressa, meno code
CASALMAGGIORE – Un ottimo primo giorno, un secondo scarso. Ma non è dipeso da quello che c’é: ad averla vinta, ieri, è stato soprattutto il tempo. La Fiera di San Carlo piace, con i suoi colori e le sue luci, le mostre e le bancarelle, i trattori ed il tortello di zucca ‘decentrato’. E’ vero, le bancarelle sono meno di una decina di anni fa, ma sono abbastanza per dedicarci una buona passeggiata.
Quest’anno si è provveduto pure ad una certa razionalizzazione degli spazi degli ambulanti. La Fiera si ferma al Duomo, e non prosegue oltre “Chi veniva messo dopo il Duomo – spiega Mirco Devicenzi, vicepresidente attivo della Pro Loco – non era contento, anche perché la gente non sempre ci andava”. Il cammino così è meno ‘tortuoso’. Dal parcheggio di Santo Stefano sino in piazza, l’ovale della via con puntata in piazza Turati per le autovetture, poi via Porzio e via Cairoli.
Oggi è prevista altra pioggia purtroppo, ma per gli stoici è probabilmente anche il momento migliore per addentrarsi nella fiera e tra le bancarelle. Meno ressa, meno code e la possibilità di godersi appieno tutto quello che la fiera offre, mostre comprese. E i più piccoli? Pioggia o non pioggia, non si scappa. Le giostre sono al coperto e poi, di fronte a luci, aeroplanini, cavalli e codini da tirare un po’ d’acqua è nulla. Loro sono il vero motore della fiera.
Ma non ci si lasci ingannare: anche gli adulti vi transitano volentieri. Non tanto per tornare un po’ bambini (non si torna indietro) ma per rilassarsi un po’ tra quelle bancarelle e il profumo delle castagne al fuoco, la zucca e qualche possibile affare, per vero o presunto che sia…
Nazzareno Condina