Amici dell'ospedale Oglio Po, nell'incontro di Viadana solidarietà e sguardo tra passato e futuro
E' stato bello riscoprire, ad esempio, nelle diapositive ritrovate da Licinio Valenti, ex presidente della Pro Loco di Casalmaggiore, gli scatti realizzati quando ancora l’Oglio Po non esisteva, ma era in costruzione. FOTOGALLERY
VIADANA – Un percorso lungo 25 anni e un terzo incontro che è stato, al di là dei nuovi temi di discussione portati all’attenzione dell’opinione pubblica, una sintesi perfetta dei primi due. Presso la Sala Saviola di Viadana gli Amici dell’Ospedale Oglio Po si sono ritrovati con diversi invitati, che hanno rappresentato il mondo politico (un po’ scarno a dire il vero), quello dell’associazionismo e del volontariato (già presente nel compleanno celebrato in piazza Garibaldi a Casalmaggiore solo pochi giorni prima), quello dei Rotary e dei Lions, che hanno collaborato alla riuscita della festa, oltre che ovviamente esponenti del mondo della sanità con i direttori Camillo Rossi e Rosario Canino. In totale 170 persone, un numero decisamente lusinghiero.
Era presente anche l’onorevole Anna Lisa Baroni di Forza Italia, in un incontro che aveva il compito essenziale di rivivere storie legate ai 25 anni dell’ospedale Oglio Po di Vicomoscano: le notizie sul futuro, infatti, erano già uscite e non sono in questo senso emerse novità, ma è stato bello riscoprire, nelle diapositive ritrovate da Licinio Valenti, ex presidente della Pro Loco di Casalmaggiore, gli scatti realizzati quando ancora l’Oglio Po non esisteva, ma era in costruzione. “Questi piloni rossi – ha spiegato Claudio Toscani, presidente degli Amici dell’Ospedale Oglio Po, osservando il colore forte delle fondamenta del nosocomio all’epoca in costruzione – danno l’idea della forza e mi fanno dire che il nostro ospedale sembra, anzi è, molto giovane. Per questo, a maggior ragione, non va depotenziato”.
Toscani ha poi spiegato il modo in cui l’Associazione che presiede opera, riportando un esempio concreto e recente: al reparto di Oculistica è stato infatti donato un tonometro a soffio, strumento che serve per scoprire l’eventuale presenza di glaucoma nell’occhio. “Ebbene – ha detto Toscani – noi non abbiamo dovuto tirare fuori un singolo euro, grazie alle raccolte giunte dalle tante associazioni che hanno deciso di sposare la nostra causa: questo significa che l’ospedale Oglio Po sta a cuore al territorio, se è vero che così tante associazioni, tutte diverse tra loro, hanno in autonomia deciso di aiutarci”. Un grande grazie per la squisita ospitalità è andato infine alla padrona di casa Lea Saviola.
G.G.