Cronaca

Punto nascita, l'avv. Rizzo chiede sospensiva last minute in attesa dell'udienza del 14

L'avvocato del Foro di Cremona sta cercando di fare in modo che in questo lasso di tempo tutto prosegua come sempre: una sospensiva 'last minute' in attesa che il TAR si pronunci.

VICOMOSCANO – Una corsa contro il tempo. Da una parte regione Lombardia e l’ASST cremonese che ha già distribuito il ‘vademecum del poi’, dall’altra i 21 primi cittadini dell’Oglio Po e tutti coloro che si sono battuti, a partire dal Comitato a difesa dell’Oglio Po e del personale del nosocomio casalasco, oltre alle mamme, affinché il Punto Nascita non chiudesse. Questa mattina, mercoledì, l’avvocato Antonino Rizzo, che segue il procedimento ha depositato una richiesta di sospensiva d’urgenza affinché il Punto Nascita possa continuare l’attività in attesa dell’udienza fissata per il 14 novembre prossimo.

Il 14 si discuterà della sospensiva, in attesa di entrare nel merito della questione (serviranno settimane, forse mesi per questo secondo passaggio, ma già ottenere la sospensiva il giorno 14 novembre sarebbe un risultato e un segnale). L’avvocato del Foro di Cremona sta cercando di fare in modo che in questo lasso di tempo tutto prosegua come sempre: una sospensiva ‘last minute’ in attesa che il TAR si pronunci. Che senso avrebbe infatti chiudere il reparto per 14 giorni, nel beneaugurato caso in cui poi il TAR accogliesse la sospensiva vera e propria, portando alla riapertura in attesa di discutere le carte? Il ragionamento dell’avvocato è di pura logica. Non era possibile presentare questa richiesta prima, perché il comunicato che annuncia formalmente la chiusura – primo pronunciamento ufficiale in questo senso dell’ASST Cremona – è stato reso noto molto tardi, soltanto martedì nel tardo pomeriggio, dettaglio che proprio nelle tempistiche è piaciuto poco ai 21 sindaci del comprensorio impegnati nel ricorso.

G.G. & N.C.

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