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Casalmaggiore verso le elezioni. Centro sinistra, cambia la strategia?

E il candidato sindaco che ottiene più voti correre, contro Filippo Bongiovanni, con l'appoggio degli altri due. Anche se tra la teoria e la realtà poi, le variabili sono tante

In foto, da sinistra, Toscani, Pasotto e Porzani

CASALMAGGIORE – Tre diverse liste a sinistra e al centro? Potrebbe essere. I rumors parlano di un mancato accordo per un candidato unico che potrebbe pure non essere un ‘dramma’. Perché, i disaccordi al primo turno possono divenire accordi in seguito. E il candidato sindaco che ottiene più voti correre, contro Filippo Bongiovanni, con l’appoggio degli altri due. Anche se tra la teoria e la realtà poi, le variabili sono tante.

All’inizio era il verbo. No, non quello divino. Un verbo più lieve, meno stretto. Quello più umano di un unico candidato appoggiato da più liste già dal primo turno visto che le differenze sui programmi, sono da subito apparse minime. Ma se già – qualche mese fa quando Listone e CNC sancirono un percorso comune di avvicinamento alle elezioni – l’accordo sul sindaco era ben lungi dal venire, oggi di quell’accordo non se ne parla più. Troppo distanti le posizioni, non solo tra Listone e CNC, ma all’interno dello stesso gruppo.

Al momento il solo Pierluigi Pasotto si è detto disponibile ad accettare una candidatura, ma il suo nome non è accettato dal Listone che vorrebbero un candidato più vicino al civismo e meno ‘compromesso’ con la politica e con le vecchie amministrazioni. Avevano puntato su alcuni cavalli di battaglia, in primo luogo all’ecologista Damiano Chiarini e poi, in seconda battuta all’avvocato Paolo Antonini. Nessuno dei due però si è detto disponibile e scendere in campo. Si è poi parlato di un nome femminile, un nome preso dal mondo della scuola (a quanto pare). Tra i nomi che circolano quello della professoressa Concari.

Tra i due, il Pasotto che gode dell’appoggio dell’ala sinistra del PD e di Rive Gauche e Miss X, che dovrebbe godere dell’appoggio dello stesso Listone, sarebbe spuntato anche quello di una vecchia conoscenza della politica locale. Luciano Toscani che sindaco lo è stato già per due mandati. Potrebbe essere il suo uno dei nomi spendibili. In più c’è la componente di centro di CNC, quella del Daina. In questo caso il nome più gettonato sembrerebbe essere quello del sempreverde Angelo Porzani. Tre, forse quattro liste? Tutto potrebbe essere possibile.

Il gioco delle quattro carte sarebbe pure favorito, a Casalmaggiore, dalla probabile assenza del Movimento Cinque Stelle dai competitors. La seconda forza a livello politico – secondo sempre i rumors – non sarebbe in grado di esprimere un candidato sindaco ed una lista per suo conto. Potrebbe però – anche se in maniera trasversale e senza schierarsi apertamente – appoggiare un candidato che sia espressione del civismo. I Cinque Stelle locali non hanno mai fatto mistero di apprezzare Damiano Chiarini e con ogni probabilità avrebbero appoggiato una sua discesa in campo.

Il Listone penserebbe proprio di intercettare quel voto che, a differenza dell’ambito nazionale, nel casalasco è sempre stato un voto più vicino alla sinistra che alla destra. Naturalmente, e per il momento, tutti i protagonisti restano abbottonati. Restano comunque, ad onor di cronaca, alcune variabili aperte. Le ultime elezioni non furono proprio una passeggiata tra quelle forze che ora dovrebbero, quantomeno e a quel che sembra, in seconda battuta unirsi per affrontare Bongiovanni. Ricordiamo che fu proprio il Listone a costituire l’ago della bilancia che permise a Bongiovanni di prevalere su Claudio Silla. Ci furono settimane burrascose, con minacce di querela e parole che piovvero come sassi. Tutto superato in nome di un ‘sol dell’avvenire’? Lasciamo al dubbio la risposta.

Gli incontri comunque si susseguono. Tra CNC e CNC, tra listone e listone, tra CNC e listone, tra cani sciolti ed entrambi i gruppi. Incontri che dovrebbero, entro la fine dell’anno, portare ad una risoluzione su chi affronterà Filippo Bongiovanni. Uno, tre o quattro: servirà attendere ancora per capire dove si andrà a parare.

Nazzareno Condina

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