Ambiente

Dal Po al Morbasco, per la golena casalasca al via lavori da 252mila euro con Fondazione Cariplo

Il progetto è quello del corridoio ecologico che dal Po deve arrivare al Morbasco, dunque praticamente a Cremona, coinvolgendo cinque comuni casalaschi e i comuni di Pieve d’Olmi, Sesto e Uniti, Stagno Lombardo e, appunto, Cremona.

Uno stanziamento di fondi da 252mila euro per riqualificare dal punto di vista ecologico la zona golenale del Casalasco: il progetto è stato approvato dalla giunta comunale di Casalmaggiore, che fa da stazione appaltante anche per gli altri comuni del Casalasco toccati da questa iniziativa, ossia Motta Baluffi, Martignana di Po, Gussola e Torricella del Pizzo.

Il progetto è quello del corridoio ecologico che dal Po deve arrivare al Morbasco, dunque praticamente a Cremona, coinvolgendo inoltre i comuni di Pieve d’Olmi, Sesto e Uniti, Stagno Lombardo e, appunto, Cremona. Seguito dal responsabile dell’Ufficio Ambiente Uber Ferrari, il progetto è stato affidato al Consorzio Forestale Padano, mediante una partnership portata avanti da tempo con buoni risultati, dunque consolidata. Cosa accadrà? Verranno ripiantumate in alcuni casi, o comunque sistemate e rese più accessibili determinate zone golenali anche del Casalasco, che si trovano appunto sul corridoio che, seguendo il percorso del Po, giunge fino al Morbasco: nel dettaglio, per quanto concerne proprio il territorio Casalasco, saranno interessate dagli interventi per 252mila euro la lanca di Santa Maria, in zona Vicobellignano (frazione di Casalmaggiore), l’ex cava Gerre a Martignana di Po, il bosco Maria Luigia di Gussola e il bosco Perifluviale di Torricella del Pizzo.

I comuni stanzieranno risorse ridotte (Casalmaggiore, per esempio, investe appena 1000 euro), poi la copertura sarà garantita da Fondazione Cariplo. Si tratta quindi una serie di operazioni che non graveranno molto sulle casse comunali. Gli interventi, che rafforzeranno il corridoio golenale, renderanno, come abbiamo visto, più accessibili queste zone naturali: ad esempio a Casalmaggiore i lavori alla lanca di Santa Maria renderanno autonomo, una volta che saranno completati, l’accesso agli iscritti al Carp Fishing, che da diversi anni mediante una convenzione hanno in gestione quell’area. A quel punto potrà essere evitato il passaggio dal Lido Po, garantito attualmente ai rappresentanti del Carp Fishing grazie a un permesso speciale dell’Ufficio Ambiente.

Giovanni Gardani

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