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Francesca Cerati al Festival di Grosseto. E l'8 e il 9 marzo nel 'Soffio per Mietta'

Francesca sarà presente nel video preparato da papà Vincenzo Cerati e musicato dal maestro Francesco Iannitti Piromallo che improvviserà al pianoforte

GROSSETO – Ancora una volta Francesca Cerati sarà la protagonista – tra i nomi più importanti della danza contemporanea – al II Festival Internazionale della Danza e della Coreografia Città di Grosseto. Un altro momento intenso nel quale la danza ricorderà un’artista di cristallino talento partita anzitempo per altri palcoscenici.

Francesca sarà presente nel video preparato da papà Vincenzo Cerati e musicato dal maestro Francesco Iannitti Piromallo che improvviserà al pianoforte lasciandosi ispirare da una musa ispiratrice d’eccezione. Il premio al miglior talento emergente che porta il nome dell’artista casalese sarà uno dei momenti clou, e di certo il più toccante, dell’intera manifestazione.

Il Festival di Grosseto è uno dei momenti più importanti nella danza contemporanea. Tre giorni (dal primo al 3 novembre) in cui, sotto la direzione di Domenico Sarracino, un Corpo Docente d’eccezione ed artisti di primo piano si confronteranno insieme a giovani promesse ed allievi.

I nomi: da Mario Piazza Premio Eccellenze della danza 2018 a Steve La Chance, e poi ancora la danzatrice e coreografa Becky Namgauds, Flavia Feliziani, Matteo Levaggi, Gerardo Porcelluzzi, Fabio Crestale, Daniele Di Salvo, Sam Fleety. Insieme a loro ragazzi  con la voglia di apprendere e con la curiosità ed il sorriso sul mondo. Insieme a loro, celata in passi leggeri, nella curiosità di apprendere e in tanta leggerezza ed armonia ci sarà anche Francesca.

Stage ed incontri, con la partecipazione, (sabato 3 novembre, alle 15 presso il Teatro Moderno) nel Gran Galà di Giuseppe Picone, etoile internazionale e direttore del corpo di ballo del teatro San Carlo di Napoli. Si esibiranno Simone Nolasco, Sam Fleety danzatore e coreografo internazionale, Becky Namgauds danzatrice e coreografa internazionale, Nina Plantefève-Castryck danzatrice e coreografa internazionale, Maartha Papaccio e Eugenio Micheli danzatori professionisti, Claudia D’Antonio e Salvatore Manzo solisti del teatro San Carlo di Napoli, Cinzia David e Sabrina Affinito interpreti di Dance Ability (la danza per tutti!), Urban animalz gruppo di breakdance di Rom. E poi anche La Scuola degli Artisti corso professionale musical, e le allieve dei corsi del Liceo Coreutico – Polo L. Bianciardi.

I premi speciali: Ranko Yokoyama danzatrice, coreografa Internazionale – premio alla carriera, Michele Olivieri promotore della danza e del balletto – premio alla carriera, Antonio Desiderio manager artistico – premio diffusione danza, Francesco Iannitti Piromallo compositore arrangiatore direttore d’orchestra e direttore di coro – premio alla carriera, Gilda Laudisa docente di danza classica e organizzatrice di eventi – premio diffusione danza.

Intanto ci sono novità anche per ‘Un soffio per Mietta’, la kermesse di due giorni saltata ad inizio settembre per le avverse condizioni atmosferiche e fortemente voluta da mamma Laura e papà Vincenzo, con la collaborazione di Franco Frassanito, ancora una volta impegnati – nel nome della figlia – in un momento di solidarietà. L’evento – grazie anche alla disponibilità dell’amministrazione comunale che ha concesso l’utilizzo del teatro – si terrà l’8 e il 9 marzo, in concomitanza con il ricordo della data della tragica scomparsa di Francesca. L’8 si esibirà Pippo Guarnera, con gli Homies e il 9 toccherà alla Scuola degli Artisti di Grosseto di Domenico Sarracino.

Sarà – come sempre in tutto ciò che la riguarda – la celebrazione della vita in ricordo della morte. Vincenzo, Laura e Tommy continuano con la loro scelta di finalizzare la memoria alla solidarietà. In questo caso tutto l’incasso andrà a favore delle terapie della piccola Mietta. Francesca c’é: viva, nel ricordo dei tanti che l’hanno conosciuta e dei tanti che hanno imparato a conoscerla dopo quell’8 marzo del 2017. Viva nelle tante associazioni aiutate da chi ne perpetra la memoria. Non serve a spegnere il dolore, ma quanto meno aiuta a fare di quel dolore ancora vivo un piccolo segno di speranza per chi vive. Francesca, in tutto questo, continua a danzare in una dimensione più alta: quella dell’anima e del cuore.

Nazzareno Condina

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