Cronaca

Accordo MIT-Rfi: nel contratto pure il raddoppio Mantova-Piadena, spiegano dal Movimento 5 Stelle

"Il raddoppio della Mantova-Piadena è rimasto nel contratto. In sede di legge di bilancio sarà possibile creare un canale preferenziale per quest’opera, sostenuti anche dal coordinamento sul progetto che dovrà arrivare da tutto il territorio mantovano unito".

MILANO – Giovedì in commissione Trasporti alla Camera è stato dato parere favorevole allo “Schema di Contratto di Programma 2017-2021” tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana: «Siamo pienamente soddisfatti che queste nostre condizioni siano state votate all’unanimità» affermano Alberto Zolezzi, portavoce M5S alla Camera, e Andrea Fiasconaro, portavoce M5S in Consiglio Regionale Lombardia.

«Tra le tante novità di rilievo ci sono i 7,5 miliardi di risparmi che otteniamo eliminando un’opera giudicata inutile dalla stessa Rfi e che nessuno dei governi precedenti ha avuto il coraggio di escludere: l’Alta velocità Venezia-Trieste. Prosegue la necessità di valutazione costi/benefici per le grandi opere e la priorità dell’offerta per i pendolari e dei raddoppi selettivi. Il raddoppio della tratta Mantova-Piadena è rimasto nel contratto. In sede di legge di bilancio sarà possibile creare un canale preferenziale per quest’opera, sostenuti anche dal coordinamento sul progetto che dovrà arrivare da tutto il territorio mantovano unito: questa è un’occasione da cogliere al meglio in questo momento in cui esiste già uno studio di fattibilità» spiegano i consiglieri.

«Degno di nota – proseguono i consiglieri – anche il punto del parere della Commissione che cita testualmente il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Verona chiedendone di valutarne l’anticipo della realizzazione: si tratterebbe di collegamento strategico anche per i mantovani. Dovrà invece proseguire la discussione su opere come il TAV fra Brescia e Padova (10 miliardi), che sottraggono risorse alla sostenibilità delle infrastrutture nazionali e sottrarranno l’acqua ad almeno 100.000 persone a causa delle gallerie nell’Alto Mantovano».

«È di mercoledì l’indiscrezione di stampa che la Legionella è presente in falda a Calvisano, una grande opera che intercetta il Chiese e compromette ulteriormente la qualità e quantità delle acque. Questo potrebbe comportare un serio rischio di evacuazione dall’Alto Mantovano. Dunque, auspichiamo una voce unica dei parlamentari del territorio a favore del raddoppio della linea ferroviaria fra Mantova e Cremona e contro il TAV fra Brescia e Padova. Lo sblocco di altre risorse determinerà l’accelerazione della realizzazione del raddoppio e garantirà dignità e qualità di vita ai pendolari lombardi» concludono i portavoce mantovani M5S.

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