Rivarolo Mantovano, Viadana e Casalmaggiore: la Collezione Bottini splende con l'Arte in Viaggio
Un progetto che va oltre il semplice nucleo e fulcro nevralgico di Rivarolo Mantovano, per aprirsi al comprensorio e divenire una delle prime forme sperimentali di unione culturale di luoghi. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
RIVAROLO MANTOVANO – Et in Arcadia Ego… Depurato dal memento mori di quel noto quadro di Poussin poi ripreso da Guercino, che metteva un teschio in mezzo alla natura più florida, questo è uno sguardo diverso, più delicato e forse spensierato, dal tratto che insiste, con varie tecniche, su paesaggi e attività agresti immortalati tra il 1800 e il 1900 da autori vari, passando dall’Accademia al Chiarismo, fissando gli orizzonti del territorio visti da quel gruppo attivissimo di artisti non allineati, tutti orbitanti attorno al Cantinone di via Cavallotti a Brescia. Parliamo della parte di Collezione Bottini dedicata ai paesaggi lombardi, con la mostra sabato a Palazzo del Bue a Rivarolo Mantovano.
Un progetto che però, va sottolineato, va oltre il semplice nucleo e fulcro nevralgico di Rivarolo Mantovano, per aprirsi al comprensorio e divenire così, in un certo senso, una delle prime forme sperimentali di unione culturale di luoghi. Palazzo del Bue, dunque, ma anche il MuVi di Viadana e il Museo Diotti di Casalmaggiore: ciascuno con una tematica da approfondire. Autori veneti, lombardi, anche inglesi, tutti facenti parte della straordinaria collezione di Angelo Bottini, con alcune opere di Filippo De Pisis, tra gli autori principali assieme ad Adolfo Mutti, autore del ritratto dello stesso Angelo Bottini, ad Antonio Diziani, oltre al cremonese Carlo Vittori. E ancora Martino Dolci, Alfredo Cassone, Angelo Fiessi, Francesco Carlo Salodini, Antoni Stagnoli, Arturo Tosi, Arturo Verni.
Ancora però vi dobbiamo il titolo della mostra, che nei tre luoghi indicati sarà aperta con modalità e giorni differenti: Arte in Viaggio, proprio a significare la natura quasi zigana di questo evento culturale e la sua presenza in contemporanea in tre luoghi differenti. Da un lato Paesaggi Lombardi, come detto, con la parte di esposizione visitabile a Palazzo del Bue fino all’11 novembre e al MuVi di Viadana fino al 6 gennaio; dall’altro Umano e Divino, aperta sempre a Palazzo del Bue dal’8 dicembre al 6 gennaio e già visitabile a Casalmaggiore dalla scorsa domenica e fino al 2 dicembre. In questa seconda tranche della mostra la rappresentazione della religione passa dal tratto sapiente, ora classico ora moderno, di Evaristo Cappelli, Felice Carena, Augusto Murer, Noél Quintavalle, Antonio Stagnoli, Lorenzo Viani, Giovan Battista Barbiani, Guido Cagnacci, Domenico Fiasella, Francesco Guarino.
In complesso 68 opere facenti parte della Collezione Bottini, che ha dato origine al catalogo curato da Valter Rosa, curatore della parte di mostra casalese, mentre Mariella Gorla ha seguito l’allestimento di Rivarolo Mantovano e Paolo Conti quello per il MuVi. Stimato economista di origini rivarolesi oltre che artista dilettante, vissuto a Brescia e deceduto nel 1963, il dottor Angelo Bottini lasciò la sua Collezione al comune di Rivarolo Mantovano, che ne divenne beneficiario nel 1998, alla morte della consorte del Bottini. Oggi, grazie anche alla ricerca e al restauro dello Studio Sanguanini, possiamo stimare in quasi 400mila euro il valore dell’intera collezione. Un bene comune oggi, e per alcune settimane, a disposizione di tutti.
Giovanni Gardani