Carabinieri di Campagnola Emilia sventano giro di droga: arrestati due fratelli residenti a Sabbioneta
Tutto veniva sottoposto a sequestro unitamente ai cellulari dei due fratelli ritenuti il tramite per contattare i clienti ora vaglio dei militari. Alla luce dell’esito delle attività i 2 fratelli venivano arrestati
SABBIONETA/CAMPAGNOLA EMILIA – Un importante partita di droga “gestita” da due fratelli di nazionalità albanese è stata sottratta alla piazza dai carabinieri della stazione di Campagnola Emilia e del nucleo operativo della Compagnia di Guastalla che hanno sequestrato oltre mezzo etto di cocaina in pietra e vario armamentario propedeutico per la pesatura e il confezionamento dello stupefacente.
Questi i principali numeri dell’attività condotta l’altro pomeriggio a Campagnola Emilia dai carabinieri della locale stazione in concerto con i colleghi del nucleo operativo della compagnia di Guastalla guidata dall’ex comandante della Compagnia di Casalmaggiore Luigi Regni, portata alla luce grazie all’intensificazione dei controlli intensificati nella bassa reggiana, in linea con l’indirizzo dato dal comandante Provinciale Colonnello Cristiano Desideri.
Con l’accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia e del nucleo operativo della Compagnia di Guastalla hanno arrestato due fratelli albanesi di 23 e 20 anni, entrambi residenti a Sabbioneta nel mantovano, con il 20enne risultato essere di fatto domiciliato a Rolo, entrambi ristretti a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Ai due, che stamani compariranno davanti al Tribunale di Reggio Emilia, i carabinieri hanno sequestrato 70 grammi di cocaina in sassi, due bilancini di precisione per la pesatura, un macchinario per il sottovuoto e buste in cellophane per il confezionamento delle dosi e circa 6.000 euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività unitamente ai rispettivi cellulari, ora al vaglio, considerati il mezzo per contattare i clienti.
Nessuna particolare attività investigativa di natura tecnica si è resa necessaria (contrariamente a quanto di solito accade per contrastare lo spaccio di stupefacenti), in quanto alla base dell’operazione vi sono state “semplici” constatazioni rilevate dai carabinieri di Campagnola e Guastalla nel corso dell’attività di
controllo del territorio. L’altro pomeriggio infatti una pattuglia dei carabinieri di Campagnola Emilia, nel corso di un posto di blocco, intimava l’alt di polizia all’auto con a bordo i due fratelli procedendo alle rituali attività di identificazione e di controllo dei documenti di guida e circolazione. L’atteggiamento di preoccupazione trapelato dal volto dei due ragazzi insospettiva gli operanti che procedevano all’ispezione del mezzo che portava al rinvenimento di un involucro in cellophane contenente oltre mezzo netto di cocaina in pietra.
I due venivano quindi condotti in caserma da dove i militari partivano per le rispettive abitazioni al fine di procedere alle perquisizioni domiciliari. Nulla di illecito veniva rinvenuto nell’abitazione del 20enne a Rolo (RE) contrariamente a quanto rinvenuto in quella del 23enne a Sabbioneta (MN). In quest’ultima abitazione i carabinieri di Campagnola Emilia e Guastalla rinvenivano 2 bilancini elettronici di precisione, un macchinario per il sottovuoto e buste in cellophane per il confezionamento delle dosi, circa 6.000 euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività ed un pacchetto di sigarette con 15 dosi di cocaina già confezionate e
pronte allo spaccio da un grammo l’una.
Tutto veniva sottoposto a sequestro unitamente ai cellulari dei due fratelli ritenuti il tramite per contattare i clienti ora vaglio dei militari. Alla luce dell’esito delle attività i 2 fratelli venivano arrestati con l’accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. Questa mattina compariranno davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse loro contestate.
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