CRI, Obiettivo strategico 2, Maria Rosa Concari tra impegni da portare avanti e nuove sfide
è allo studio un progetto a supporto dei malati pediatrici. L'area 2 ha tutta l'intenzione di attivare un progetto di clowneria per alleviare la permanenza dei più piccoli nella struttura ospedaliera
CASALMAGGIORE – Nella strutturazione organizzativa della Croce Rossa l’area 2 è quella a più alto impatto sociale. E, con ogni probabilità, anche quella più complessa da gestire. Povertà, inclusione sociale, dipendenze, vittime di violenza e supporto alle vulnerabilità. Sono questi i cinque pilastri delle attività sociali svolte dai Comitati della Croce Rossa Italiana in tutto il Paese. Macro-aree di intervento che corrispondono ai cinque Tavoli Tecnici permanenti del Volontariato sociale della CRI e che rappresentano anche l’articolazione di base della mappatura delle attività svolte dai Comitati in tutta Italia.
A Casalmaggiore a guidare l’area 2 è stata chiamata una donna dalle altissime capacità organizzative supportata da altre volontarie che sono in grado di gestire – e con successo – tutta la complessità di questo lavoro per lo più oscuro. Maria Rosa Concari ed il suo gruppo hanno messo in campo tante iniziative. A sostenerne il lavoro Tina Bravi, Giovanna Micolo, Rossella Bodini, Gabriella Mora, Diva Rota e Rajan Wadwa insieme a tanti altri volontari estemporanei.
“E’ un’area che richiede molto impegno – spiega Maria Rosa Concari – per ottenere risultati. Il nostro impegno si articola in più ambiti”. Si parte dalle raccolte. Fondi, ma anche generi di prima necessità e, prossimamente, medicinali. “Giriamo per enti, imprese e commercio locale per raccogliere quel che può servire alle necessità di chi ha bisogno”.
I bisogni nella società sono tantissimi. Famiglie povere, problemi di ogni sorta. I referenti di area 2 se ne occupano sempre con energia, a dimostrazione che l’età anagrafica è solo un particolare quando si crede fermamente in quel che si fa. I bisogni primari: la Croce Rossa, ed il gruppo di Maria Rosa, si è presa carico (è solo a titolo esemplificativo) di una famiglia. Ogni settimana l’accompagnamento a fare la spesa, un’assistenza continua sino a che, ristabilita una certa sicurezza del nucleo familiare, le persone aiutate sono state in grado di farcela da sole. Un continuo lavoro oscuro e con poca pubblicità. Concreto insomma, così come tutto il volontariato dovrebbe essere.
Ma non è il solo ambito d’intervento. Forte è anche l’impegno contro la violenza alle donne, e forte quello a supporto di chi si occupa di violenze di genere. “Facciamo parte del gruppo provinciale di aiuto alle donne che hanno subito violenza. A Natale sosterremo una loro iniziativa: venderemo i panettoni che un gruppo di loro produce e proporremo l’acquisto anche alle imprese che sono solite fare il presente di fine anno. Avremo anche i nostri di panettoni da vendere, per il sostegno alle nostre attività, ma possiamo fare entrambe le cose”.
Altra ‘piaga sociale’ il gioco d’azzardo: “Una volta al mese abbiamo aperto uno sportello con operatori specializzati, volontario cioé che hanno seguito corsi specifici per essere d’aiuto a questo tipo di difficoltà. E’ un problema serio, ed è anche difficile operare perché chi il problema ce l’ha ha vergogna a parlarne, ma comunque ci siamo”. Gli operatori di questo settore specifico, formatisi con i corsi, sono Annunciata Camisani, Annamaria Concari, Gabriella Boselli Botturi, Rosa Braga, Maria Rosa Concari, Rossella Bodini, Diva Rota, Aldo Maffezzoni e Salvatore Tanzarella.
Poi c’è il banco alimentare. Anima delle raccolte sono Gabriella Boselli Botturi ed Aldo Maffezzoni. Forte, ed imprescindibile, anche l’aiuto del gruppo delle volontarie di Piadena. Qualche numero, per capire la portata di questo settore. Al 15 ottobre, nell’intero 2018, nelle raccolte effettuate a Piadena e Casalmaggiore sono stati raccolti 1076 kg di pasta, 356 kg di biscotti, 650 kg di passata di pomodoro, 310 kg di tonno, 1110 litri di latte, 318 kg di legumi, 370 litri di olio, 575 kg tra zucchero e farine, 11 kg di caffé, 73 kg di succhi, 80 kg di omogeneizzati. Tanti giovani volontari sono stati di supporto per questo lavoro. “A loro, e al gruppo di Piadena, va il nostro ringraziamento – prosegue Concari – come il nostro grazie va alla Conad, all’Italmark, al Famila, all’Eurospin, alla Genovesi e Anversa. Questo tipo di raccolta viene effettuata e smistata subito in tanti pacchi che poi, con l’aiuto dei comuni (25 quelli dell’area di riferimento, ndr) e delle parrocchie vengono distribuiti alle famiglie in difficoltà”. Famiglie italiane e straniere: la Croce Rossa non fa differenze. La Croce Rossa nazionale ha stretto un accordo col banco del farmaco nazionale. Una volta all’anno (in genere a febbraio) si attiverà anche la raccolta dei farmaci, in intesa con le farmacie.
Tra le aziende che sostengono questo lavoro con donazioni anche cospicue, oltre a quelle già citate, Maria Rosa Concari ricorda la Pomì, la Briantina, Sabrina Rivetti di Km 0, Saviola Formaggi, Decordi vini, acetificio Galletti e Cantini di Vicomoscano. Non trascurabile il supporto che non è mai stato fatto mancare dell’Inner Wheel per il sostegno alle attività benefiche.
E in futuro? Si proseguirà il lavoro, quello presentato sopra e quello delle cene benefiche, le feste e le pesche organizzate per sostenere tutte le attività del Comitato Croce Rossa di Casalmaggiore. Il futuro riguarderà anche la sede nuova. “Nella nuova sede avremo un nostro ufficio delegato – conclude Maria Rosa Concari – e gestiremo il magazzino così la distribuzione potremo farla direttamente”.
Non sarà l’unica novità: è allo studio un progetto a supporto dei malati pediatrici. L’area 2 ha tutta l’intenzione di attivare un progetto di clowneria per alleviare la permanenza dei più piccoli nella struttura ospedaliera. Un impegno in più da portare avanti, ma i volontari non hanno paura di raccogliere nuove sfide. E soprattutto di portarle avanti con professionalità e col sorriso.
E’ tutta questa gente che lavora spesso dietro le quinte a rendere grande un’associazione. E la Croce Rossa da questo punto di vista è già grande di suo.
Nazzareno Condina