L'Oglio Po che non rischia: a Casalmaggiore e Viadana Protezione Civile in cattedra
Da evidenziare lo spostamento verso l’idrometro, rimesso a nuovo di recente, per studiare le varie altezze raggiunte dal fiume Po nel corso delle sue principali piene. Visite anche a Viadana. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE/VIADANA – E’ stato un sabato particolare a Casalmaggiore così come a Viadana. Un sabato dedicato alla Protezione Civile, o per meglio dire alla popolazione, alla quale proprio i volontari dei vari gruppi, che si sono impegnati nella giornata dal titolo “Io non rischio” (che prosegue, anche con i gruppi del Casalasco, a Soncino e Crema domenica), hanno dato istruzioni e indicazioni su come comportarsi in caso di emergenza. Piazza Garibaldi a Casalmaggiore, con i gruppi “Grande Fiume” di Casalmaggiore, “Il Grifone” di Soncino, “Anai” di San Bassano e “Le Aquile Oglio Po” di Martignana di Po, da un lato; Piazza Manzoni a Viadana, con i gruppi Croce Verde Oglio Po, Protezione Civile Oglio Po “Tursi” e Unitalsi di Mantova, dall’altro.
Una giornata intensa, a Casalmaggiore e Viadana così come in altre 400 piazze italiane (alcune impegnate anche la domenica), sabato dalle 9 alle 18, scandita dalla presenza di testimonial d’eccezione: gli sportivi del canottaggio Gianluca Farina e Simone Raineri, della pallavolo femminile con la Vbc Pomì Casalmaggiore, dello sport paralimpico con Andrea Devicenzi, oltre al gruppo musicale degli Alterego di Alessandro Zaffanella a Casalmaggiore; i campioni del Rugby Viadana e la campionessa di nuoto Nicoletta Ruberti a Viadana. Per i due comuni hanno partecipato pure esponenti delle due amministrazioni comunali.
Un percorso passato dall’insegnamento teorico e da una sorta di “riproduzione” pratica di quelli che sono i rischi concreti legati a terremoti e alluvioni (nel depliant consegnato a chi ha partecipato vi era indicato pure cosa fare in caso di maremoto, ma questa è una eventualità che, giocoforza, per la posizione geografica di Casalmaggiore e Viadana può essere considerata meno calzante). Anche per questo la stanza sismica a Casalmaggiore è stata molto frequentata: si tratta di una stanza trasportata mediante un piccolo camioncino che riproduce gli effetti del sisma di differente potenza, insegnando così alla popolazione e a chi entra in questa stanza cosa fare e come comportarsi, oltre che dove cercare riparo.
Non mancavano nemmeno modellini e plastici, per un insegnamento più teorico, così come giornali e foto d’epoca, a riassumere i principali interventi (o esercitazioni) dei Gruppi di Protezione Civile sul territorio. Molto significativa è stata la partecipazione delle scolaresche, che hanno così potuto ascoltare i consigli dei volontari esperti di queste situazioni d’emergenza, studiando anche le mappe col piano sismico della città, indicanti i punti di raccolta individuati dal comune in caso di terremoto.
Da evidenziare lo spostamento verso l’idrometro, rimesso a nuovo di recente, per studiare le varie altezze raggiunte dal fiume Po nel corso degli anni e delle sue principali piene. Questa è stata a Casalmaggiore la fase culminante del percorso di trekking urbano – alla scoperta dei segni delle calamità naturali lasciate sul territorio – ideato per le scolaresche la mattina, a cadenza puntuale di 30 minuti, e aperto a tutti, in tre diversi momenti della giornata. La zona bimbi, con il truccabimbi curato dagli studenti dell’Istituto Santa Chiara, ha consentito ai più piccoli di svagarsi, mentre i genitori ascoltavano dettami e istruzioni, raccogliendo pure il vademecum cartaceo consegnato a tutti. Uno spazio per i più piccoli non mancava nemmeno a Viadana.
Se a Casalmaggiore, poi, l’attività fisica ha previsto il trekking, a Viadana ecco la biciclettata mattutina, contro il rischio sismico, e quella pomeridiana, contro il rischio alluvione. La prima ha previsto la visita alla Chiesa Parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo di Cogozzo (danneggiata dal sisma del 2012), poi la visita alla Chiesa Parrocchiale di S. Pietro Apostolo (danneggiata dal sisma del 1996 e 2012), infine l’arrivo al Mu.vi Viadana danneggiato dal sisma del 2012 con visita al locale Museo Civico. Per la seconda biciclettata, invece, le tappe hanno riguardato la visita all’idrometro posto ai piedi dell’argine maestro in Via Al Ponte Vecchio; poi la breve visita al primo pannello espositivo con immagini e documenti delle alluvioni del 1705 e 1868; successivamente un passaggio al secondo pannello espositivo con immagini e documenti delle alluvioni del 1951 e 1976; infine la visita al terzo pannello espositivo con immagini e documenti delle alluvioni del 1994 e 2000 e la visita Guidata alla Chiesa di San Lorenzo a Fossacaprara (del XI/XII secolo), con alcuni cenni storici.
Nel pomeriggio in piazza Garibaldi a Casalmaggiore è stato poi montato un planisfero che rappresentava Italia, Lombardia e provincia di Cremona con le calamità susseguitesi nel corso dei secoli: un modo per comprendere quali siano i rischi reali per gli eventi (con diverse scale di potenza) che possono verificarsi nella nostra zona, recentemente passata nella classificazione sismica a classe 3.
G.G.