Sanità, dal tavolo regionale un milione per l'ospedale. Punto Nascite ko, ecco dove si investirà
Il Punto Nascita chiuderà, ma "il presidio non verrà abbandonato o trascurato ma anzi implementato nei reparti di urologia, oculistica, chirurgia generale, endoscopia e soprattutto il servizio neuropsichiatria infantile con la messa a disposizione di 6 posti letto (25 in tutta la Regione)".
MILANO – Potenziare la rete sanitaria casalasca e viadanese. Lo hanno chiesto oggi, ad un tavolo con gli assessori regionali Giulio Gallera (Welfare), Davide Caparini (Bilancio) e Massimo Sertori (Enti Locali), i consiglieri regionali Federico Lena e Alessandra Cappellari (Lega), Andrea Fiasconaro e Marco Degli Angeli (M5S), Antonella Forattini e Matteo Piloni (PD). Che spiegano: “Accogliendo le richieste dei sindaci del territorio e della popolazione, abbiamo portato al tavolo degli Assessorati le principali criticità riguardanti la situazione sanitaria casalasca e viadanese”.
Al tavolo anche i sindaci del comprensorio Filippo Bongiovanni per Casalmaggiore, Giuseppe Torchio per Bozzolo, Alessandro Sarasini per Commessaggio, Marco Vezzoni per Rivarolo del Re, Stefano Belli Franzini per Gussola, oltre al vice sindaco di Viadana Alessandro Cavallari. Per il comparto sanitario non mancavano il direttore di Ats Valpadana Salvatore Mannino e i direttori generali di Asst Cremona Camillo Rossi e di Asst Mantova Luca Stucchi.
“A seguito dell’incontro tenutosi oggi a Palazzo Pirelli – spiegano i consiglieri – possiamo anticipare che a fronte della chiusura del punto nascita di Oglio Po, il presidio non verrà abbandonato o trascurato ma anzi implementato nei reparti di urologia, oculistica, chirurgia generale, endoscopia e soprattutto il servizio neuropsichiatria infantile con la messa a disposizione di 6 posti letto (25 in tutta la Regione)”. “Il presidio Oglio Po – continuano i consiglieri regionali – usufruirà sia di un budget proprio che di personale specificatamente dedicato; con Delibera di Giunta sarà stanziato un milione di euro per interventi aggiuntivi, due terzi dei quali investiti in attrezzature mediche, e verrà rivisto il Piano di Organizzazione Aziendale Strategico. Il progetto diventerà operativo entro i primi sei mesi del 2019”.
“Grazie a questi interventi e finanziamenti – concludono i consiglieri di Palazzo Pirelli – il presidio potrà continuare a servire il territorio nonostante la chiusura del punto nascita su cui la Giunta ha deciso di non tornare indietro, e a fronte della quale verrà comunque implementato anche un servizio di supporto alle giovani future mamme”. “In pochi mesi – viene evidenziato sempre dai consiglieri – siamo riusciti a riaccendere i riflettori su un territorio da troppi anni dimenticato. Questo è il primo passo di un percorso che continuerà a vederci impegnati affinché gli impegni siano mantenuti sui tanti temi aperti, a partire dalle infrastrutture per le quali a fine mese si terrà un altro incontro del tavolo insieme all’assessore Terzi”. Insomma, il tavolo per l’Oglio Po dovrebbe diventare permanente in Regione.
Complessivamente l’incontro è durato un’ora e mezza, dalle 11.30 alle 13 circa: in un momento di pausa dal consiglio regionale, s’è affacciato anche Attilio Fontana, governatore di Regione Lombardia per un breve saluto. “Come sindaci – ha aggiunto Bongiovanni a nome di tutti i colleghi – abbiamo consegnato un documento con le varie esigenze del territorio anche se nell’incontro odierno ci siamo concentrati, vista la presenza dei dirigenti sanitari, sull’ospedale. Ringraziamo la Regione, perché aveva promesso un tavolo specifico sul nostro comprensorio e ha mantenuto la promessa”. Prossimo appuntamento, come detto, sul tema delle Infrastruttura, l’ennesimo molto caldo sul casalasco-viadanese.
Giovanni Gardani