Cronaca

"Le armi in casa? Il pericolo viene da dentro, non da fuori": Beretta ospite all'incontro Acli

"Nell’ultimo anno gli omicidi per tentato furto, dunque la cosiddetta legittima difesa finita male, hanno fatto segnare un calo di ben due terzi. Sono invece vertiginosamente in aumento le violenze famigliari".

CASALMAGGIORE – Poca gente al Parco del Romani di Casalmaggiore, ed è stato un vero peccato: perché l’incontro organizzato dalla locale Acli, per riflettere sull’opportunità di armare le famiglie per la cosiddetta “legittima difesa”, ha fornito dati molto interessanti. Il dialogo è stato tra Giancarlo Roseghini e Giorgio Beretta, che fa parte di Opal, ossia l’Osservatorio Permanente Armi Leggere.

“Il pericolo viene da dentro e non da fuori – è stato spiegato dai relatori, che hanno snocciolato dati certi, in quanto forniti dal Viminale – . Nell’ultimo anno gli omicidi per tentato furto, dunque la cosiddetta legittima difesa finita male, hanno fatto segnare un calo di ben due terzi. Sono invece vertiginosamente in aumento le violenze famigliari, all’interno delle mura di casa, tra femminicidi e delitti passionali, e non solo”. Da qui l’inutilità, anzi la pericolosità, rimarcata dai relatori, di dotare di armi le famiglie italiane. E’ stato inoltre riportato il caso di Lanciano, dove i due coniugi aggrediti, rapinati e picchiati in casa hanno detto di non voler comunque alcuna arma per sé, chiedendo invece l’aiuto – ed eventualmente un maggior margine di manovra – alle forze dell’ordine.

Secondo aspetto sottolineato è stato quello della disinformazione dei media. “Viene offerta una informazione simile a quella che giunge nei tempi di guerra: non sappiamo ad esempio – perché nessuno lo scrive – quali banche finanzino il mercato delle armi e a quali Paesi vendano questi produttori di morte. Esattamente quello che accade quando si vive un periodo bellico”. Da qui il consiglio ai cittadini di utilizzare tre strumenti: ControllArmi, la rete di associazioni per il disarmo, molto sviluppata in Italia; il sito www.banchearmate.it che illustra gli investimenti fatti dalla propria banca e offre la possibilità di scrivere alla stessa per contestare tali finanziamenti; infine Banca Popolare Etica, “l’unica che dice chiaramente e in modo limpido e trasparente quali progetti finanzia” è stato svelato.

G.G.

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