Cronaca

Gussola, in piazza Comaschi la festa dei bambini delle elementari per i loro nonni

L’evento, organizzato dalla scuola elementare di Gussola con la maestra Paola che per prima ha accolto i vari partecipanti, ha visto la presenza di diversi nonni e genitori, ovviamente, e anche di parte della popolazione.

GUSSOLA – I nonni come semi, i nonni come simbolo della nostalgia del futuro, definizione che è uno splendido ossimoro. L’incontro tra generazioni è avvenuto martedì mattina, in piazza Comaschi a Gussola, proprio nel giorni della Festa dei Nonni. Davanti al comune, alla presenza del sindaco Stefano Belli Franzini, cui si deve il saluto che ha chiuso la manifestazione, tutti i bambini della scuola primaria di Gussola, che hanno seguito – quasi rapiti e partecipando con attenzione ed entusiasmo – le storie narrate da Vittorio Venturini di Cremona, abile a srotolare con l’aiuto di due nonni il suo libro speciale da due metri e mezzo, nel quale sono narrate storie di amore, di perdono, di legami famigliari. E di semi, appunto, perché sono i nonni, in fondo, ad avere gettato il seme del futuro.

L’evento, organizzato dalla scuola elementare di Gussola con la maestra Paola che per prima ha accolto i vari partecipanti, ha visto la presenza di diversi nonni e genitori, ovviamente, e anche di parte della popolazione che, semplicemente incuriosita e di passaggio, si è fermata ad assistere all’oretta abbondante di manifestazione. Sullo sfondo i disegni dei bambini, che hanno colorato il fiore chiamato “Non ti scordar di me”, scelto dalla Repubblica Italiana nel 2005, quando questa festa venne ufficialmente istituita.

Vittorio Venturini dapprima ha narrato questa favola, tutta basata su piante che magicamente crescono in una notte sola e fanno da collante in un palazzo a più piani, sui quali ogni abitante ha una vicenda da raccontare molto quotidiana ma al contempo così speciale; poi ha preso in mano la sua chitarra e quelle stesse storie le ha cantate. Infine ha coinvolto tutti i bambini, che hanno realizzato particolari fiori di carta, istruiti proprio dallo stesso Vittorio, molto preparato e a proprio agio in un “mestiere” che, al di là della sua professione, esercita sempre con buona volontà e piacere.

Alla fine della mattinata il sindaco Belli Franzini ha chiosato salutando e ringraziando tutti i presenti, dai più piccoli agli adulti, per avere colorato, anche con il vociare festoso oltre che con diverse cromie, piazza Comaschi. Soprattutto il primo cittadino ha rimarcato il valore del ruolo dei nonni, una colonna nella società odierna che viaggia sempre veloce, ma nella quale queste figure sono un punto fermo e un approdo sicuro di ogni famiglia.

Giovanni Gardani

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