Lavori a rilento per varianti e frane, argine tra San Matteo e Cizzolo chiuso sino alla primavera prossima
Secondo il cronoprogramma iniziale l’intervento avrebbe dovuto concludersi venerdì 28 settembre 2018 ma per una serie di circostanze non è ancora ultimato. Nei mesi scorsi si sono verificati franamenti imprevisti
SAN MATTEO DELLE CHIAVICHE – Argine chiuso, almeno sino alla prossima primavera. Proroga della chiusura temporanea al transito della provinciale 57 “Mantova – San Matteo delle Chiaviche -Viadana” dall’intersezione con la strada Squarzanella – San Matteo all’incrocio con via Argine Po a Viadana, sino alle ore 18 del 30 aprile 2019. La prosecuzione del divieto di transito lungo il tratto arginale San Matteo – Cizzolo, si è resa necessaria in quanto i lavori di riqualificazione del sottofondo e delle fondazioni stradali non sono ancora conclusi.
Il traffico continuerà quindi a essere deviato sulla SP 60 Squarzanella – San Matteo e sulla SP 59 Viadanese.
Lo stop alla circolazione era scattato il 7 marzo scorso. Il tratto arginale, di proprietà di AIPO e in concessione alla Provincia di Mantova, presentava da tempo, gravi dissesti della sottofondazione e della fondazione stradale oltre a gravi avvallamenti della pavimentazione.
L’Agenzia Interregionale per il fiume Po per questo ha predisposto un progetto per la sua riqualificazione. Per la realizzazione dei lavori è stato però necessario vietare il passaggio di ogni mezzo.
Secondo il cronoprogramma iniziale l’intervento avrebbe dovuto concludersi venerdì 28 settembre 2018 ma per una serie di circostanze non è ancora ultimato. Come constatato dalla ditta incaricata dei lavori, nei mesi scorsi si sono verificati franamenti imprevisti del rilevato arginale che hanno richiesto opere supplementari con redazioni di varianti in corso d’opera da parte della committenza Aipo; inoltre per le frequenti piogge del periodo primaverile che non hanno reso possibile per lunghi periodi le lavorazioni di fornitura, stesa e compattazione di terra i lavori sono stati più volte sospesi.
Da qui la richiesta del Direttore dei Lavori e della ditta esecutrice di una proroga.
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