Giovedì nero sulla Mn-Cr-Mi: ko i principali treni per il capoluogo La rabbia dei pendolari
I problemi sono continuati con il proseguire della mattinata: anche il convoglio delle 7.32, in assoluto il più utilizzato dai pendolari cremonesi per raggiungere Milano, è stato a sua volta cancellato, sempre a causa di un guasto.
Un avvio di giornata decisamente negativo per le centinaia di pendolari che ogni mattina dal territorio cremonese cercano di raggiungere Milano. I problemi sono iniziati già di prima mattina, con la soppressione del convoglio delle 6.41: dapprima in stazione si era annunciato un ritardo di 15 minuti, che poi è diventato di 60, fino all’annuncio della soppressione, a causa di un guasto.
I problemi sono però continuati con il proseguire della mattinata: anche il convoglio delle 7.32, in assoluto il più utilizzato dai pendolari cremonesi per raggiungere Milano, è stato a sua volta cancellato, sempre a causa di un guasto. I tanti lavoratori e studenti che ogni giorno si recano nel capoluogo hanno così dovuto arrangiarsi come potevano, prendendo convogli successivi per Treviglio o per Codogno, sperando di trovare poi una coincidenza. Del resto non è andata meglio per i pendolari cremaschi: chi aveva preso il convoglio delle 7.07 da Treviglio a Milano si è ritrovato fermo a Madignano per l’ennesimo guasto. Il treno è poi ripartito, accumulando oltre mezz’ora di ritardo.
Intanto si sta muovendo anche la politica: proprio nel pomeriggio di giovedì in consiglio comunale a Cremona verrà discusso un ordine del giorno presentato da alcuni consiglieri del Pd, proprio sul tema del “Potenziamento del servizio ferroviario cremonese”, in cui si chiede di “sollecitare il Governo, in particolare il Ministro Toninelli, ad accelerare tutte le procedure di redazione dei progetti di fattibilità dei raddoppi nella nostra provincia” ma anche di “invitare a Cremona entro il mese di dicembre il Ministro dei Trasporti per presentare ai pendolari e ai principali stakeholders del territorio i progetti dei raddoppi ferroviari, indicandone anche il crono programma di realizzazione”.
Infine, il documento chiede al sindado di “farsi portavoce con l’assessore regionale Terzi, affinché insieme alla Regione Emilia Romagna, si riattivi la linea ferroviaria Cremona-Piacenza e si ponga attenzione alle altre linee di collegamento tra Cremona e le città di Parma e Fidenza”.
LaBos