Cultura

MuVi e Apeiron, domenica 30 settembre Grazia Deledda dalle parole di Isabella Mastino

La breve antologia di Grazia Deledda, dal titolo “Ma io non vedevo quella luna”, è un viaggio fra le storie narrate nei suoi romanzi, un viaggio che, attraverso le vicende, i pensieri, le passioni, i tormenti, i conflitti dei personaggi

Grazia Deledda e Isabella Mastino

VIADANA – Grazia Deledda protagonista di un incontro al MuVi di Viadana. Domenica 30 settembre, a partire dalle 17, se ne parlerà in maniera particolare con l’associazione Apeiron. Alla presenza di Isabella Mastino, autrice di ‘Ma io non vedevo quella Luna’, col coordinamento della professoressa Lia Gemma e le letture dell’attore Simone Coroni si parlerà del nobel per la letteratura analizzandone la figura per ambiti tematici diversi dal solito.

La breve antologia di Grazia Deledda, dal titolo “Ma io non vedevo quella luna”, è un viaggio fra le storie narrate nei suoi romanzi, un viaggio che, attraverso le vicende, i pensieri, le passioni, i tormenti, i conflitti dei personaggi, porta ad esplorare gli aspetti più oscuri e profondi dell’animo umano, che trovano nella selvaggia, antica, indomita natura sarda, emblema della vera, primordiale, natura dell’uomo, il loro specchio più intenso.

Fra le sue pagine, il lettore può trovare parte di se stesso, ricordare determinati sentimenti, in taluni casi addirittura comprendere meglio i meccanismi, sfuggenti e misteriosi, che regolano le relazioni umane.

Il primo capitolo, Sulla giustizia, apre il viaggio attraverso tradimenti, morte, falsità, giudizio superficiale, perdono, amore che giustifica se stesso, giustizia umana e divina che si scontrano, in un inno alla vita che esplode nel romanzo ivi riassunto e commentato. Segue il capitolo Sulla speranza, che vede intrecciarsi le storie dei protagonisti di due romanzi: Cristiano, uomo dal passato misterioso e in fuga dalla vita, e Maria Baldi, donna non più giovane, apparentemente morta alla vita anch’essa. Ed il tema dell’amore è il fulcro del terzo, del quarto, e del quinto capitolo: amore ed errore; amore e innamoramento; amore e verità. Amore, unica forza che concede il dono dell’eternità. E

d, infine, il settimo ed ultimo capitolo, Sull’esser madri, padri e figli, percorre il difficile rapporto dei protagonisti con i genitori e con la famiglia, radice primigenia del nostro essere, da cui è necessario ergersi ed elevarsi per trovare ed affermare se stessi: meta ed al contempo punto di partenza. Il viaggio si svolge sotto la costante, talvolta impercettibile luce della luna, che per Grazia Deledda è la pupilla d’oro nel cielo azzurro che pare l’occhio stesso di Dio. I protagonisti non sempre la vedono: ma essa non abbandona il suo posto nel cielo, a significare che anche nel buio più intenso, anche per lo sguardo più cieco, vi sarà sempre, da qualche parte, una luce a rischiarare la strada.

Isabella Mastino nasce a Sassari il 23 gennaio 1985. Dopo la maturità classica e lo studio del pianoforte al conservatorio, intraprende e porta a compimento studi giuridici, conseguendo a ventitré anni la laurea in giurisprudenza, a ventisei il titolo di avvocato, a ventotto il titolo di dottore di ricerca, concentrandosi sul diritto antico, analizzato e confrontato col diritto moderno sotto gli aspetti sostanziali e linguistici.

A tali studi, tuttavia, affianca un personale, profondo ed ininterrotto percorso di ricerca letteraria concentrato, negli ultimi anni, sulla letteratura sarda, che la porta a studiare l’intera opera di Grazia Deledda, unitamente allo studio dei romanzi di altri autori, sardi, italiani, inglesi e russi.

Fervida sostenitrice del valore della letteratura a livello umano, psicologico, pedagogico, sociale e scolastico, elabora un progetto di scrittura saggistica e narrativa con l’intento di valorizzare le opere e le storie narrate da Grazia Deledda, cui è dedicata l’antologia “Ma io non vedevo quella luna”, al fine di trasmetterne il significato con un’opera divulgativa che possa avvicinare alla scrittrice Premio Nobel anche coloro che ancora non ne conoscono la grandezza ed il valore.

L’incontro si terrà nella sala Saviola, in via Manzoni 4. L’accesso è gratuito.

redazione@oglioponews.it

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