Punto Nascite, duro Pierluigi Pasotto: "Sull'Oglio Po non accettiamo compensazioni!"
"Bisogna che i sindaci non lascino nulla di intentato, a partire dalla richiesta di sospensiva e di ricorso al TAR. Il servizio è fondamentale per il territorio e alle promesse della sanità lombarda crediamo poco. Non mi fido"
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CASALMAGGIORE – “Sull’ospedale non accettiamo compensazioni!”. Duro il capogruppo di Casalmaggiore la Nostra Casa Pierluigi Pasotto riguardo alla chiusura del Punto Nascite all’indomani dell’incontro che, se da una parte ha sancito la promessa di un milione di euro da investire nella struttura di Vicomoscano, dall’altra ha dato l’estrema unzione al Punto Nascite Oglio Po. Mentre parti dell’opposizione regionale sembrano aver accettato lo ‘Status quo’, la chiusura del punto nascite e la relativa ‘compensazione’ con la promessa di un milione di euro di investimenti sugli altri reparti, c’è chi si oppone, senza se e senza ma.
“Bisogna che i sindaci non lascino nulla di intentato, a partire dalla richiesta di sospensiva e di ricorso al TAR. Il servizio è fondamentale per il territorio e alle promesse della sanità lombarda crediamo poco. Non mi fido e soprattutto non accetto la logica che alla promessa di investimenti debba corrispondere la chiusura del Punto Nascite. Resta poco tempo e la logica attendistica non ha alcun senso anche perché entro la fine del mese prossimo il reparto chiuderà. Non possiamo accettarlo per cui sollecito gli amministratori, chi ci starà, ad andare avanti a difesa del reparto. E’ inutile continuare ad attendere i risultati degli altri. Bisogna muoversi anticipando la scadenza del mese prossimo, con un ricorso che punti ai disagi del nostro territorio e che metta in evidenza gli errori nella richiesta di deroga. Errori ri distanze e tempi di percorrenza”.
Ci si aspettava una pressione sul Ministero, pressione che non c’è stata da parte dei ‘compagni di cordata’ o quanto meno non ha sortito alcun effetto. Nessun pronunciamento, nessuna parola a favore, niente insomma. L’appoggio alle battaglie territoriali non c’è stato: il punto nascite chiuderà, a meno che non sia la giustizia (quella terrena) a porre un qualche freno.
“Non si dovrà lasciare nulla di intentato”. Il territorio non se lo merita e soprattutto non si merita rappresentanti – ad ogni livello – che hanno già smesso di combattere. Non è il caso del Comitato a difesa dell’Oglio Po, del personale del reparto, di tante mamme e di qualche politico ancora disposto a non darsi per vinto, nonostante tutto.
Nazzareno Condina