Politica

Consiglio con maggioranza "fantasma": le minoranze non ci stanno e attaccano ancora

"Abbiamo sempre analizzato le situazioni oggettivamente e appoggiato le istanze che ritenevamo corrette, a prescindere dal proponente" ricorda il consigliere Teveri del Movimento 5 Stelle. Replicano anche Pd e Viadana Democratica.

VIADANA – Sono due gruppi di minoranza replicare al sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta nella querelle sul consiglio comunale saltato per l’assenza della maggioranza. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle di Viadana, Alessandro Teveri, respinge fermamente le accuse di strumentalizzazione fatte dal sindaco Cavatorta. “Abbiamo letto le osservazioni del sindaco in merito alla vicenda del Consiglio Comunale dell’11 settembre scorso; non avremmo voluto commentare oltre, ma siamo costretti a ribadire che noi non siamo in costante campagna elettorale, l’unico nostro interesse è dare voce ai cittadini”.

“Abbiamo sempre analizzato le situazioni oggettivamente e appoggiato le istanze che ritenevamo corrette, a prescindere dal proponente – continua Teveri – . Proprio per questo abbiamo firmato l’ordine del giorno di questo consiglio assieme a PD, Grande Fiume e Viadana Democratica, così come abbiamo garantito il numero legale sulla mozione del consigliere Fava (consigliere di maggioranza) relativa alla caserma dei Vigili del Fuoco, nonostante l’assenza e l’uscita di numerosi componenti della stessa maggioranza. Riteniamo che alcune scelte in ambito scolastico prese dall’Amministrazione non fossero corrette e abbiamo voluto cercare di riaprire il dibattito nelle giuste sedi istituzionali, sedi che non abbiamo mai abbandonato salvo, per pochi minuti, in una occasione relativa al bilancio (argomento su cui la maggioranza ha il dovere di garantire il numero legale in consiglio)”.

Anche il consigliere Silvio Perteghella di Viadana Democratica non fa mancare il suo pensiero. “Avendo letto le dichiarazioni del Sindaco, sono a ribadire e a precisare che quello di ieri sera non era innanzitutto un Consiglio Comunale aperto, ma un vero e proprio Consiglio Comunale. Di strumentale al momento esiste soltanto la posizione della maggioranza che preferisce non affrontare una discussione sul tempo prolungato. I consiglieri comunali di minoranza hanno utilizzato uno strumento istituzionale previsto dal Regolamento che lo stesso Sindaco cita, non hanno organizzato una manifestazione di piazza, di protesta o un corteo”.

“Cosa avrebbe detto Cavatorta – prosegue Perteghella – se i Sindaci precedenti non si fossero presentati in aula per futili motivi? Ora il Presidente del Consiglio Comunale dovrà comunque convocare un ulteriore seduta sul medesimo punto, per cui non si comprendono le ragioni di questa sceneggiata che auspico non si ripeta. Dovremmo immaginare nuove e ripetute ingiustificabili assenze strategiche?”.

Anche Vincenzo Vinciguerra, segretario del Pd di Viadana, non fa mancare la sua voce di protesta: “Pensavamo di averle viste tutte da questa amministrazione.?Pensavamo, anche, di aver ricevuto già abbastanza offese dal sindaco e dalla sua giunta. Quello di martedì sera in consiglio comunale, ossia l’assenza di quasi la totalità del gruppo consigliare della maggioranza, è una brutta, bruttissima pagina. ?Una “reazione”, se così vogliamo definirla, che non ha di certo penalizzato il nostro gruppo, ma bensì l’intera comunità viadanese tutta.? È stata, infatti, ancora una volta, negata ai cittadini la possibilità di avere risposte concrete su un fatto delicato come l’attivazione del tempo prolungato per le scuole materne.?I cittadini, tutti, meritano una risposta, non sui mezzi di informazione, ma nelle sedi idonee, come lo era il consiglio comunale di martedì”.

“Relativamente all’unico punto all’ordine del giorno del consiglio comunale – prosegue Cavatorta – chiediamo al sindaco e alla sua giunta, di convocare immediatamente i genitori, i quali hanno bisogno di un aiuto concreto, in quanto obbligati per cause lavorative, ad usufruire del tempo prolungato.? Problema a cui in parte hanno già, da soli, trovato soluzione. Ma quello che a loro serve adesso è un aiuto sul trasporto.? Quello che è, però, palese è l’abbandono e il diniego da parte di questa amministrazione, latitante in consiglio e che non li ha né ricevuti né voluti ascoltare. ?Se la soluzione verrà trovata, ben volentieri, ritireremo come Partito Democratico la richiesta all’ordine del giorno.? Una “reazione”, che a nostro parere, non è una risposta alle nostre strumentalizzazioni, ma un evidente segno di una maggioranza che inizia a scricchiolare dal suo interno.? Al sindaco e ai suoi consiglieri, diciamo che le ripercussioni a carico delle opposizioni, non devono ripercuotersi né sui cittadini, né sulle loro istanze.? Per noi, sin dall’inizio, fare un’opposizione serrata e mai polemica volta a tutelare i nostri cittadini, non è fonte di vergogna, ma un punto incontrovertibile del nostro operare. Pertanto, nuovamente, respingiamo le accuse del sindaco”.

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