Le campane dormono? Sì, ma possono svegliarsi. Don Claudio e la bimba che le voleva sentire
Il parroco non ci ha pensato un istante. Entrato in sagrestia, nonostante la poca conoscenza dei meccanismi elettronici che ne regolano in automatico l'andamento, ha cominciato a schiacciar pulsanti sino a che le campane hanno iniziato a suonare
CASALMAGGIORE – Le campane vanno a dormire? Per Claudio Rubagotti, abate di Santo Stefano a Casalmaggiore no. Quella che dorme – a volte – è l’umanità intesa come valore, ma non è certamente il suo caso. Un folle, di quelli che incontri e non sai mai che attenderti perché, per tutto quel che di razionale puoi pensare ti supera. Una follia buona, di quelle che gli hanno fatto conquistare la simpatia di tanti casalaschi, religiosi o meno.
La storia è di qualche giorno fa. Ci era giunta voce che avesse fatto una cosa fuori dal comune, pensavamo ci smentisse e invece…
“Erano le 23.30 – ci racconta – e stavo andando a chiudere il Duomo. Lo lascio aperto, quando ci sono, anche di sera. C’erano delle donne che chiacchieravano e mentre ero lì sono arrivati due nonni ed una nipote. Mi hanno salutato, mentre la nipote guardava le campane. I nonni le hanno spiegato che di notte le campane vanno a dormire. Ma lei continuava a guardarle. A dormire? Così come dormono possono essere svegliate”.
Il parroco non ci ha pensato un istante. Entrato in sagrestia, nonostante la poca conoscenza dei meccanismi elettronici che ne regolano in automatico l’andamento, ha cominciato a schiacciar pulsanti sino a che le campane hanno iniziato a suonare. Qualcuno si è accorto di quell’orario insolito e lo ha segnalato sui social. In tanti hanno subito pensato a don Claudio, nessuno si è lamentato. La storia è questa. Il desiderio di una piccola bimba può valere una ‘mattata’, un gesto al di fuori dagli schemi? Per don Claudio – abate dall’infinita carica umana – la risposta è sì.
Nazzareno Condina