Piadena, è la fiera della cultura e dell'arte. A partire da Mastrocchio
Dopo le inaugurazioni di giovedì, stasera all'ex cinema Italia alle 21.30 visita guidata con Roberto Frammetti alla mostra "Scenografie per il Teatro Testoni Ragazzi di Bologna” realizzate da Vanni Braga.
PIADENA – Non solo musica, luna park e street food. Anche quest’anno la Fiera Settembrina propone appuntamenti culturali mirati a rendere omaggio ad artisti piadenesi e non solo. L’emblema delle mostre preparate dal Comune in collaborazione con diversi enti ed esperti è quella intitolata “Giuseppe Mastrocchio, scultore piadenese” che con un suggestivo allestimento “vintage” è visitabile nel Chiostro dei GerolaminiAll’inaugurazione del 6 settembre era presente anche la professoressa Mariella Morandi che ha collaborato alla realizzazione dell’esposizione fatta di foto ma anche di diverso materiale donato da alcuni piadenesi. “Nonostante le opere di Mastrocchio si trovino in molti cimiteri – ha commentato la professoressa Morandi – tutto il suo lavoro è un inno alla vita, che sapeva cogliere e restituire in una sola scultura tutto lo spaccato sociale e culturale del suo periodo storico”.Molti e sentiti i ringraziamenti fatti in apertura di serata dal sindaco Ivana Cavazzini e dall’assessore alla cultura e neomamma Marica Dall’Asta a coloro che si sono prestati per la riuscita dell’ambizioso progetto di realizzare più mostre e tutte di diverso tipo, all’interno del paese: dal comune, al museo, all’ex cinema. Il coordinamento è stato di Elisa Dossena.Sempre giovedì sera, nel percorso studiato per presentare le mostre, dopo il Chiostro ci si è spostati in sala consiliare. Qui Danzio Soragni con Vanni Braga hanno fatto un breve cenno sulla mostra “Scenografie per il Teatro Testoni Ragazzi di Bologna” realizzate da Vanni Braga. L’esposizione è allestita presso l’ex cinema Italia e sabato 8 settembre alle 21.30 è in programma la visita guidata a cura di Roberto Frabetti Dopodiché è stata la volta della presentazione della mostra “Inventario degli oggetti rinvenuti nei libri rientrati dal prestito alla Biblioteca” a cura di Mauro Ferrari – scenografia di Vanni Braga e Leonida Bertozzi con la collaborazione di Luca Chino Ferrari. “Una mostra che parla di noi – ha detto Ferrari – una mostra consapevole di oggetti lasciati inconsapevolmente”, un’esposizione portatile, ispirata anche a Georges Perec. Una grande valigia di legno, un grande libro, con pagine in cui si trovano inserite lettere personali e a Santa Lucia, bustine di te, santini, biglietti di ogni tipo, ma anche una lenticchia e un fante di coppe.Infine ci si è spostati al Museo Platina per “Appetiti storici. La mostra. Disegni di Guido Scarabattolo” a cura della Rete dei Musei Archeologici BS-CR-MN con la collaborazione dell’Associazione Tapirulan. Presentata dal curatore del Museo Platina Marco Baioni con Marina Volontè e Fabio Toninelli.Una mostra, intelligente ma anche simpatica, per capire come si mangiava nelle varie epoche storiche, dalla preistoria a oggi e anche di più. Fino al futuro. Il libro sull’alimentazione collegato alla mostra sarà a breve oggetto di una presentazione.