Ambiente

Kayakers, terza tappa conclusa: dal risotto di Revere alla bellezza dell'Isola Boschina

Facciamo una telefonata alla canottieri Ferrara per annunciare il nostro arrivo ed il riscontro è positivo. Dopo 55 km si sbarca con qualche difficoltà e dopo aver visionato il prato tagliato da poco montiamo le tende

FELONICA – Terza tappa portata a termine. Giornata meno dura di quella di due giorni fa. Almeno il tempo ha retto. Qualche contrattempo (la rottura di una pagaia e una fase di stanca) non ha fermato il gruppo dei quattro amici, Giancarlo, Beppe, Paso e Paolo partiti da Casalmaggiore direzione Chioggia. Sul percorso tantissima bellezza: ieri la riserva dell’Isola Boschina e alcuni scorci di fiume davvero suggestivi. Ma pure un po’ di contraddizioni e preoccupazioni: dai paradossi ambientali alla situazione dei ponti sul fiume. A raccontarci la tappa il vicecomandante Paolo Scaglia.

“La canottieri Revere ci riserva un’accoglienza cordiale e piacevole il signor Giorgio in primis col gatto Piero ed il signor Vito Rebecchi, presidente, a ruota ci fanno vedere le strutture a nostra disposizione. Il paese è gradevole ed anche in trattoria l’atmosfera è gioviale e la serata trascorre in armonia. 8,45 con i kayak in acqua si parte, il sole fa notare gradevolmente la sua presenza e noi siamo vogliosi di pagaiare.

Con una formazione a rombo Giancarlo in testa poi il duo Paso e Paolo e da ultimo il Beppone, l’uomo del fiume, a controllo della carovana prendiamo subito un buon ritmo. Il sole accende i colori della riserva dell’isola boschina ma anche il Po si fa bello togliendosi di dosso la schiuma di ieri ci sospinge sinuoso, dopo 18 km, sino al primo pit stop che facciamo ahimè davanti alla centrale di Sermide. Lla poesia viene meno. Messa via la protezione solare (Paolo) assieme ad alcuni reperti archeologici raccolti sulla spiaggia (Giancarlo) si torna a macinar chilometri.

A Ficarolo il Beppe in una manovra crepa la pagaia ma Giancarlo è lesto nella riparazione… nulla ci ferma! Il fiume si apre è molto largo dopo l’innesto del Panaro e un lungo rettilineo fa capire che ora la portata d’acqua è enorme… Il gruppo soffre una fase di stanca. Facciamo una telefonata alla canottieri Ferrara per annunciare il nostro arrivo ed il riscontro è positivo. Dopo 55 km si sbarca con qualche difficoltà e dopo aver visionato il prato tagliato da poco montiamo le tende”.

Nazzareno Condina

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