Feste e turismo

Sagra di Fossa, il gioco come metafora di vita: i flash di un weekend da ricordare

La riedizione di Sburla la Roda si è avuta in serata col palio di Fossacaprara e qui è stato necessario il fotofinish del nostro operatore per decretare l’ex aequo tra Fossa e Caprara, per la prima volta da quando il palio è stato istituito. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

FOSSACAPRARA (CASALMAGGIORE) – Un quadro popolare, per cominciare, quello degli spingitori stremati ma felici e pronti a fare festa. Una foto evocativa, certo, ma che da sola non può bastare per riassumere un weekend intenso e denso di avvenimenti. La Sagra di Fossa, alla sua 18esima edizione, diventa maggiorenne e fa centro ancora una volta: perché resta fedele a se stessa, non cerca ciò che più fa cassetta ma ricerca la orgogliosamente la tradizione. E allora conviene riassumerla per flash, questa sagra, animata da 180 indispensabili volontari, partita venerdì e durata fino a domenica sera, un’immersione di cultura popolare a tutto tondo.

Dapprima lo spettacolo del Domatore di squali, momento comico che venerdì sera ha attirato grandi e piccini, ampiamente annunciato anche mediante i social network per creare la giusta attesa, curato dalla compagnia Gli Spavaldi. Un ouverture, senza scordare il fattore cucina, che ha dato il La anche all’elezione di Miss Capretta (per il secondo anno di fila ha vinto Nocciolina, di proprietà di Luigi Aroldi) e al campionato di battichiodo, pure qui con un bis concesso da Zeno Ferrari di Piadena. Sabato è stato il giorno meno fortunato, causa maltempo che ha fatto rinviare alcuni eventi al giorno dopo, senza però annullare, ad esempio, la tappa regionale di ciclotappo e la presenza di altri giochi della tradizione e, facendo capolino in mezzo alla folla, dei trampolisti (attenzione, non trampolieri) di Schieti, frazione di Urbino, gemellata per l’occasione con Fossacaprara.

E a proposito dei trampolisti domenica, nel gran finale voluto dall’associazione Oltrefossa, hanno scelto di gareggiare nel campionato italiano di Sburla la Roda, il gioco che ha fatto conoscere la frazione di Casalmaggiore in tutta Italia passando dal Tocatì di Verona. Con loro anche don Claudio Rubagotti, parroco di Casalmaggiore, che dopo avere celebrato messa la mattina e dunque anticipando il pranzo a base di gnoc a la mulinera, raccontato da Slow Food Oglio Po, ha deciso di spingere la balla di paglia da 250 kg. Ha vinto, per la cronaca, Rivarolo del Re, e questa è la vera notizia, dato che dopo anni di dominio incontrastato, alla nona occasione, Bellaguarda, frazione di Viadana, ha abdicato. I viadanesi hanno chiuso al secondo posto, seguiti da Schieti, Fossacaprara e Casalmaggiore, con gli urbinati che, su consiglio di don Rubagotti, hanno poi lasciato il premio ai primi quattro, una porchetta, ai casalesi.

Finita qui? No, la riedizione di Sburla la Roda si è avuta in serata col palio di Fossacaprara e qui è stato necessario il fotofinish per decretare l’ex aequo tra Fossa e Caprara, capitanate da padre e figlio della famiglia De Pietri, con un pareggio giunto per la prima volta da quando il palio è stato istituito. Una festa totale, dunque, e anche per le orecchie che poco prima del palio – una sorta di Sburla la Roda più goliardico e difficile per gli ostacoli presenti lungo il percorso – hanno goduto dalle 21 dello spettacolo “Cinemusic” dell’orchestra.

Questa, composta da Rossana Del Re, Leonardo Bossi, Andrea Bresciani, Serena Pattacini, Fabio Fava, Maria Chiara Arigò, Stefano Avanzi, Luca Pradella, Matteo Roveri, Rinaldo Azzali, Sam Fiora, Carlo Fiora, Dario Venghi, Roberto Micheli, Luigi Magni, Enrico Fornasari, Riccardo Gatti, Gianni Gatti, Lorenzo Tei, Silvia Tei, Anna Bernardi, Giuseppe Cominotti e diretta dal maestro Pietro Fornasari, con l’ausilio di Arianna Novelli che ha presentato e di Matteo Uccellini che ha seguito al video, ha regalato le migliori colonne sonore del cinema italiano e internazionale con Morricone, Rota, Henry Mancini e Piovani a spiccare su tutti in una serata dunque di gioco ma anche di altissima cultura.

Giovanni Gardani

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