Ambiente

Dissesto idrogeologico e alluvioni: a rischio il 70% dei Comuni del territorio

Contando le famiglie a rischio, su un totale di 149.836 presenti sul territorio, 8.352 sono esposte a rischio elevato di alluvione e dissesto idrogeologico (5,6%), 23.401 sono esposte a rischio medio (15,6%) e 24.352 a rischio basso (16,3%).

I rischi legati alla pericolosità idraulica e al dissesto idrogeologico riguardano all’incirca il 69,6% dei Comuni della Provincia (80 su 115). Questo quanto emerge dall’ultimo rapporto Ispra, reso noto nei giorni scorsi, secondo cui le Regioni con i valori più elevati di superficie a pericolosità idraulica media P2, sulla base dei dati forniti dalle Autorità di Bacino Distrettuali, risultano essere Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Piemonte e Veneto. Un dato che sul nostro territorio risulta in crescita, considerando che nel rapporto 2016 i Comuni a rischio risultavano essere 62.

Entrando nel merito, la pericolosità idraulica elevata riguarda 172,2 km quadrati (il 9,7%), la pericolosità media riguarda 265,0 km quadrati (15,0%) e la pericosità bassa riguarda 592,5 km quadrati (33,5%). In questo scenario, la popolazione a rischio è pari complessivamente (contando i tre livelli di pericolosità) a 132.761 su un totale di 357.623 cittadini residenti (elevata 19.658 – 5,5%, media 53.830 – 15,1%, bassa 59.273 – 16,6%).

Contando le famiglie a rischio, su un totale di 149.836 presenti sul territorio, 8.352 sono esposte a rischio elevato di alluvione e dissesto idrogeologico (5,6%), 23.401 sono esposte a rischio medio (15,6%) e 24.352 a rischio basso (16,3%). Per quanto riguarda invece gli edifici, sono complessivamente 33.390 quelli situati in zone a rischio, su un totale di 84.845. Di questi, vi sono 9.927 industrie e servizi a rischio, mentre i beni culturali situati in zone problematiche sono complessivamente 258. Guardando alla situazione dei comuni della provincia, emerge che tra quelli maggiormente esposti ad alta pericolosità idraulica vi sono Torricella del Pizzo, Spinadesco, Gussola e Martignana, mentre nella classifica la popolazione a rischio alluvione si trova concentrata soprattutto a Corte de’ Cortesi, Pescarolo ed Uniti, Persico Dosimo e Grumello Cremonese.

I beni culturali più a rischio si trovano invece a Pizzighettone, Pescarolo ed Uniti, Torre de’ Picenardi, Stagno Lombardo, Vescovato, Castelvisconti, Crotta d’Adda e Grumello Cremonese.
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Laura Bosio

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