Lizzagone in formato 'slim' a Rivarolo Mantovano va in scena il passato
Una festa alla quale è comunque bello partecipare. C'è ancora il futuro da programmare. Un futuro con profonde radici agganciate al passato
RIVAROLO MANTOVANO – C’è sempre qualcosa di unico nel Lizzagone di Rivarolo Mantovano. Anche nel formato ‘slim’ rispetto al passato, con la riduzione delle aree a disposizione della festa e la nuova dislocazione in piazza Locatelli e nelle vie limitrofe al sagrato della Parrocchiale che ha fatto in taluni casi storcere il naso a chi era abituato ad entrare dalla porta che conduce alla piazza ed entrare da subito nell’atmosfera rievocativa.
Quel qualcosa di unico è nel clima che si respira tra le luci basse delle torce e delle candele, nell’aggirarsi di personaggi in costume che si fermano con i bambini e a loro spiegano la vestizione degli armigeri, la creazione del sapone, la stampa a pressa con le meraviglie introdotte da Gutemberg. Quel qualcosa di unico è in quei mattacchioni dei giullari itineranti, delle dame che passeggiano incuranti del caldo e della ressa. L’unico è nelle locande, nelle brocche e nelle tazze in terracotta utilizzate per le libagioni.
C’era forse meno gente rispetto all’anno scorso, ma c’era quella giusta. Quella realmente appassionata delle rievocazioni storiche, che ha seguito il cantastorie e le danze sul sagrato della Chiesa, che si è addentrata nella semioscurità del villaggio e delle tende. Una bella esperienza insomma, in una delle due rievocazioni della zona che è comunque bello seguire in prima persona.
Hanno lavorato in tanti alla buona riuscita della festa. Ed hanno lavorato con la passione di sempre anche se la piazza principale della città mancava dei cavalli e delle fanciulle agghindate a festa ed un poco di fascino lo si è perso. Poco male, ci sarà tempo di riflettere pensando al passato, tenendo conto del presente e riflettendo sul futuro. Intanto però il Lizzagone può dirsi, e con ottime ragioni, una delle feste d’atmosfera più interessanti della torrida estate Oglio Po.
Una festa alla quale è comunque bello partecipare. C’è ancora il futuro da programmare. Un futuro con profonde radici agganciate al passato. Un futuro di armigeri, dame, cavalieri e giullari. Di fiaccole ad illuminare le strade e di leggerezza.
Nazzareno Condina