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Premio Kramer (a Comeglio e Rusca) con sorpresa: sorrisi per Soana e uno spunto per i giovani

Una serata all’insegna della bella musica, e del jazz in particolare, per onorare la memoria del grande maestro, compositore e musicista originario di Rivarolo Mantovano e molto noto al grande pubblico per tante canzoni composte. Con due sorprese.

RIVAROLO MANTOVANO – Per la quindicesima edizione del Premio Gorni Kramer, Rivarolo Mantovano ha vestito a festa Piazza Finzi, in centro paese, senza questa volta dover ripiegare sotto i portici dato che il tempo ha tenuto. Una serata all’insegna della bella musica, e del jazz in particolare, per onorare la memoria del grande maestro, compositore e musicista originario di Rivarolo Mantovano e molto noto al grande pubblico per tante canzoni composte e per la sua presenza costante alla guida dell’Orchestra Rai nei primi anni della televisione ossia a metà anni Cinquanta.

Si sapeva che il premio sarebbe stato assegnato al sassofonista, nonché direttore d’orchestra, Gabriele Comeglio, e ad una delle figure più importanti del jazz italiano contemporaneo, ossia il pianista Mario Rusca. Proprio Rusca e Comeglio hanno ritirato il premio, esibendosi però prima di tutto in quintetto con Emilio Soana, Marco Vaggi e Tony Arco, rispettivamente alla tromba, al contrabbasso e alla batteria, componendo così per l’occasione l’Emilio Soana Quintet. Hanno così risuonato, alla presenza per il comune del sindaco Massimiliano Galli e dell’assessore Mariella Gorla, le note delle canzoni più famose di Kramer, che hanno allietato e divertito il pubblico anche per l’alta qualità dell’offerta.

Come detto, però, il Premio Kramer, per la prima volta istituito nel 2004 su iniziativa del Circolo del Jazz Roberto Chiozzini e dell’assessorato alla Cultura di Mantova, ha messo in conto in questa edizione anche un paio di sorprese: la prima è stata il premio alla carriera, meritatissimo, per Emilio Soana, un totem della musica jazz e della tromba, originario come Gorni Kramer di Rivarolo Mantovano e capace di portare il nome di questo comune in Italia e nel mondo. In secondo luogo, è stata particolarmente gradita l’esibizione di Caterina Comeglio, figlia di Gabriele, giovane cantante jazz che si sta formando a Boston in una delle migliori accademie del mondo.

Proprio la presenza di Caterina e la sua ispirata performance hanno spinto l’assessore Gorla a chiedere uno sviluppo, pure a livello locale, dell’insegnamento della musica nelle scuole, a partire da elementari e medie, affinché il jazz non venga più soltanto considerato una corrente “riservata a una certa età o ai diversamente giovani”, per così dire, e per attrarre anzi sempre più giovani proprio alla serata del Premio Kramer (e ovviamente non solo a questa). “Non è vero che i giovani non amano il jazz, semplicemente non lo conoscono” ha rimarcato Gorla: e una serata come quella vissuta a Rivarolo Mantovano, invece, merita lunga vita e un ricambio generazionale consapevole e ispirato.

G.G.

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