Pet Therapy, chiuso il progetto finanziato da Play Dog e Fondazione Comunitaria: 26 utenti coinvolti
Le strutture beneficiarie del nostro territorio a cui appartengono i 26 fruitori sono state: Cooperativa S Federici, CSS Casa Giardino, Residenza Sanitario Assistenziale C. Busi, CSS I Girasoli
CASALMAGGIORE – Si è concluso il 15 Luglio scorso il percorso del progetto di Pet Therapy (IAA) ‘PER NON SENTIRSI SOLI .2’ curato dall’Associazione NO PROFIT Play Dog Mileo con sede a Casalmaggiore via Salde 12/A.
Il progetto coofinanziato da FONDAZIONE COMUNITARIA DI CREMONA e ASD PLAY DOG MILEO è stato una prosecuzione del precedente “ Per non sentirsi soli “che si era svolto nel 2016.
Il finanziamento ha permesso di dare continuità ad una progettualità dedicata a persone con disabilità, che trova efficacia soprattutto nella continuità delle attività, per sostenere i processi di apprendimento e di consolidamento di nuove abilità e competenze.
Le strutture beneficiarie del nostro territorio a cui appartengono i 26 fruitori sono state: Cooperativa S Federici, CSS Casa Giardino, Residenza Sanitario Assistenziale C. Busi, CSS I Girasoli.
L’Equipe di Play Dog Mileo formata dagli psicoterapeuti Dott.ssa Magni Cristina, Dott.ssa Pizzetti Stefania, dal medico veterinario Dott.ssa Neviani Diletta, affiancati dal referente del progetto e Operatore Pet-Partner Visioli Elena, Piazza Alessandro Educatore cinofilo. Hanno partecipato ai progetti 4 cani Karoline (Labrador Retriever), Dixie (Border Collie), Ethan e Heaven (Pastori Australiani) educati ed addestrati in training specifico in base al progetto. ha permesso a 26 utenti con disabilità di usufruire gratuitamente di 6 progetti personalizzati che si sono realizzati attraverso 60 incontri terapeutici.
I Pet hanno suscitato sui pazienti una forte attrazione che ha dato modo di esprimere emozioni , ricordi e libertà d’espressione generando un benefico fenomeno catalitico suscitato dalla presenza dell’eterospecifico che ha permesso ai terapeuti di raggiungere gli obiettivi prefissati.
La presenza del Pet in setting determinati a priori tramite il lavoro di programmazione dell’equipe ha permesso di ottimizzare l’effetto relazionale sviluppato dal contatto con l’animale.
Gli incontri programmati ai tavoli tecnici da tutti i componenti dell’equipe in collaborazione con educatori e psicoterapeuti delle strutture coinvolte hanno permesso di adattare ogni seduta alle esigenze personali dei fruitori.
L’esecuzione del progetto ha destato in tutti i componenti un forte sentimento di coesione e senso di umana partecipazione perseguendo tutti insieme l’intento di migliorare la qualità di vita degli pazienti.
Il ruolo del Medico Veterinario nei progetti di Pet-therapy è duplice, come spiega la dottoressa Diletta Neviani che ha fatto parte dell’equipe:
“Monitorare l’aspetto igienico-sanitario al fine di garantire l’assenza di malattie trasmissibili all’uomo ed assicurare l’idoneità fisica dell’animale coinvolto; salvaguardare il benessere animale, ovvero valutare a monte l’idoneità psichica del Pet e vigilare affinché le attività svolte non causino eccessivo stress per l’animale.
Quest’ultimo punto è in genere il meno scontato a mio avviso, non è vero che l’interazione uomo-animale produce mutui benefici in quanto tale. E’ necessario bensì, comprendere a monte le necessità del soggetto uomo e del soggetto Pet per permetterne la giusta interazione, quell’interazione che produce effetti positivi per entrambi”.
L’Associazione Play Dog Mileo continuerà ad adoperarsi per produrre e raccogliere i fondi necessari alla prosecuzione degli interventi assistenziali per migliorare e potenziare il servizio sul territorio.
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