Politica

Punto Nascite, Ferroni appoggia la mozione di CNC: "L'ospedale senza sviluppo è destinato a morire"

"Abbiamo la fortuna di avere una struttura che gestita in maniera diversa potrebbe essere davvero una risorsa anche dal punto di vista economico ma spesso ho l'impressione che in Regione i disegni siano altri"

CASALMAGGIORE – Pieno appoggio alla mozione di Casalmaggiore la Nostra Casa. Questa la posizione espressa dal consigliere Orlando Ferroni, indipendente seppur legato all’area di Centro Destra. “Voterò sì – spiega Ferroni – perché chi non mantiene le promesse deve andare a casa e qui di promesse non mantenute ce ne sono”.

“Abbiamo la fortuna di avere una struttura che gestita in maniera diversa potrebbe essere davvero una risorsa anche dal punto di vista economico ma spesso ho l’impressione che in Regione i disegni siano altri. Invece di rilanciare la struttura, pensare all’innovazione, si tende a ridurre. E’ per questo che bisogna cambiare”.

Le idee per il rilancio, per Ferroni sono tante: “In strutture come l’Oglio Po devono essere i medici a contare, i medici che devono essere e sempre messi nelle condizioni di fare il loro lavoro. Io mi occupo di ricerca sulle staminali, e all’Oglio Po lavorano con i gel piastrinici che non sono la stessa cosa ma sono il primo passo. Perché non pensare, ad esempio, a sviluppare quest’area che fa parte della medicina del futuro? Faccio l’esempio pensando al mio lavoro: un libero professionista che non apporta innovazione è destinato ad essere superato e a sparire. Così avviene anche per le strutture. L’Oglio Po, senza innovazione e risorse, è destinato a morire e qui, al di là di qualche idea lanciata in Regione, non esiste un progetto complessivo di sviluppo della struttura. Ed è questo che mi fa credere che al di là delle responsabilità dei vertici, ci siano progetti diversi da parte della Regione”.

“Serve puntare su gente capace di produrre, sui medici in grado di fare e sulla ricerca. La politica regionale non vuole che l’Oglio Po, che ha tutte le potenzialità per crescere, migliori. Leggo che tra le promesse disattese c’è quella sulla procreazione medica assistita. Se noi pensiamo che la gran parte delle coppie che hanno difficoltà ad avere un figlio, quando non ci sono problemi legati alla sterilità, potrebbero essere aiutate nel concepimento e potrebbero essere aiutate direttamente qui, sviluppando la possibilità che il nostro ospedale possa diventare un centro di aiuto e di fecondazione medica assistita, ecco che avremmo aumentato le nascite. Spesso le coppie che hanno difficoltà sono costrette ad andare altrove. Se le seguissimo direttamente qui, potremmo colmare il gap delle 500 nascite anche grazie a questo. Se al contributo importante che l’ospedale dà ed ha sempre dato per le nascite con il reparto che segue le mamme uniamo il contributo che potremmo dare sul concepimento, avremmo una risposta ai problemi numerici”.

“La politica sulla sanità nel nostro territorio resta disastrosa. Su questo concordo con CNC. E da sempre, se una cosa è giusta, l’appoggio al di là di chi la propone”.

Nazzareno Condina

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