24 Ore Amurt, divertimento e solidarietà più forti del maltempo: edizione record con 2178 iscritti
Ora verrà creata una palestra a cielo aperto in zona Lido Po a due condizioni: che venga installata una telecamera di sorveglianza controllata dal comune e che le società sportive si preoccupino della cura e della manutenzione. FOTOGALLERY E SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE – Chiamiamola la carica dei duemila. Anzi, per la precisione dei 2178. Perché è questo il numero di partecipanti – da capogiro – che la 24 Ore di Sport e Solidarietà organizzata da Amurt con l’appoggio degli Amici del Po di Casalmaggiore, che hanno ospitato, ha raggiunto tra le ore 18 di sabato (il via è stato dato dall’Inno d’Italia cantato da Graziano Lanzetti) e le ore 18 di domenica. Una 24 Ore anomala, ma non per questo meno riuscita: il maltempo, infatti, ha guastato la serata di sabato, costringendo a sospendere l’attività per l’intera nottata – anche a causa dei potenziali (con la pioggia caduta a secchiate) problemi all’impianto di amplificazione (utile a richiamare “all’ordine” i vari atleti) – ma non ha scoraggiato chi nelle prime tre ore e mezza di attività (dalle 18 alle 21.30 di sabato) e nell’intera giornata di domenica ha preso parte al programma, solo lievemente tagliato per rientrare comunque nel tempo limite delle ore 18 di domenica, ma senza sacrificare alcuna disciplina.
Già, le discipline: i numeri sono lievitati un po’ per tutte, per le conferme così come per le novità. Prendete le carte, che hanno raggiunto 310 partecipanti tra i tornei di Invido e Briscola; o il calcio, passato da 17 squadre nel 2017 alle 24 del 2018, con 308 atleti; e ancora il fitness, che ha sfiorato le 200 presenze (199!). Il beach volley, la solita certezza, ha portato sulla sabbia degli Amici del Po ben 51 squadre, e un campionissimo come Riccardo Goi, fresco di Challenge Cup a Ravenna, per un totale di 291 atleti “tanto che ad un certo punto abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni” sorride Paolo Bocchi, presidente di Amurt Italia.
“Non è stato facile riorganizzare tutto e riprogrammare le varie discipline saltate a causa del maltempo, ma ce l’abbiamo fatta – spiega Bocchi – . La nottata è passata ballando e trascorrendo qualche ora al bar e sotto il tendone, perché con la pausa forzata dovuta alla bomba d’acqua scesa un po’ su tutto il comprensorio, le attività sono state bloccate e abbiamo dovuto attendere la mattina anche per ripristinare al meglio i vari collegamenti audio e resettare l’organizzazione. Ne abbiamo approfittato, nottetempo, per studiare una sorta di percorso alternativo. Siamo passati da 1710 partecipanti a quota 2178, migliorando di quasi 500 unità da un anno con l’altro: la formula piace sempre di più, grazie anche ai volontari, alle società e alle associazioni sportive del territorio che ci danno una mano con entusiasmo”.
Tra i nuovi sport ha suscitato curiosità il braccio di ferro (quaranta i partecipanti), che presto potrebbe divenire disciplina olimpica, organizzato sotto il tendone e dunque tra le poche attività ad andare avanti anche col maltempo; una quarantina le persone massaggiate con lo shiatsu, 76 gli iscritti, tra adulti e bambini, per le prove della subacquea; 80 i bimbi che domenica mattina hanno partecipato alle tre ore a loro dedicate, provando vari sport, su tutti il brasilian jujitsu, la mountain bike, lo yoga e il tennis. Tra gli sport “bagnati” (dalla pioggia, dunque escludendo il nuoto), da ricordare l’escursione in canottaggio, che ha schivato il momento peggiore del temporale, con un rientro a tempo di record dei canottieri, e la mountain bike, i cui partecipanti sono stati particolarmente sfortunati, sorpresi dal temporale nel bosco e rientrati alla base bagnati fradici. Il concorso fotografico non ha invece ancora un vincitore: gli scatti, infatti, a differenza degli anni scorsi, saranno proiettati (e giudicati) in una serata apposita, venerdì prossimo, agli Amici del Po. Un modo per ritrovarsi e fare un bilancio: a decidere sarà il voto del pubblico presente.
Nota finale, molto importante: la presenza del consigliere con delega allo Sport del comune di Casalmaggiore Giuseppe Scaglioni è servita, assieme a Paolo Bocchi, per fare il punto sulla destinazione del ricavato in denaro di questa 24 Ore (15 euro di iscrizione gli adulti, 10 i bambini). Verrà creata, infatti, una palestra a cielo aperto in zona Lido Po, ma a due condizioni: che venga installata una telecamera di sorveglianza controllata dal comune per evitare furti o danneggiamenti alle strutture; e che le società sportive, che sfrutteranno l’impianto assieme ai privati, si preoccupino della cura e della manutenzione. Perché la palestra a cielo aperto sia percepita per quello che in effetti è: un patrimonio di tutta la comunità.
Giovanni Gardani