Cronaca

Rimborsi per i pendolari: la proposta partita da Gussola sarà presentata in Regione dal Pd

Piloni ha anticipato la volontà del suo gruppo consiliare di predisporre un emendamento all’Assestamento di bilancio. “Chiederemo una cifra pari a 200mila euro che, ovviamente, potrà essere incrementata anche dalla Regione Emilia Romagna”.

MILANO – La prima proposta giunse, all’incirca una settimana fa, dalla Festa della Sinistra organizzata a Gussola, in particolare da parte dei Comitati Ambientalisti del Casalasco, del Viadanese e del Piadenese, che hanno pure lanciato un sondaggio via web sul tema. Un’idea subito dopo ripresa anche dall’onorevole del Partito Democratico Luciano Pizzetti, che l’ha definita corretta e percorribile. Quale idea? Rimborsare le spese di viaggio ai pendolari che, tutti i giorni, sono costretti ad allungare il giro per arrivare sulla sponda parmense, partendo dal Casalasco, a causa della chiusura del ponte Po. Sì, avete capito bene: pendolari di tutti i tipi: non solo quelli che prendono il treno, ma soprattutto chi, appunto, si muove in auto, dovendo però sorbirsi un numero maggiorato di chilometri.

Giovedì la proposta è giunta in Regione, per mezzo del consigliere regionale, sempre in quota Pd, Matteo Piloni. “Condivido pienamente questa proposta – ha dichiarato Piloni – E’ trascorso quasi un anno dalla chiusura del ponte sul Po di Casalmaggiore (7 settembre 2017) e  pendolari,  lavoratori e studenti sono costretti a convivere quotidianamente con i disagi causati da questa situazione, oltre che con la drammatica situazione del servizio ferroviario di Trenord, i cui disagi sulla linea Brescia-Parma sono all’ordine del giorno”.

Da qui la necessità di dare un segnale secondo Piloni che ha anticipato la volontà del suo gruppo consiliare di predisporre un emendamento all’Assestamento di bilancio, che verrà discusso a fine mese in consiglio regionale, per far sì che Regione Lombardia garantisca le risorse necessarie per i rimborsi ai pendolari. “Chiederemo una cifra pari a 200mila euro che, ovviamente, potrà essere incrementata anche dalla Regione Emilia Romagna”. Ricordiamo che Regione Lombardia mise a disposizione, assieme al comune di Casalmaggiore, un totale di 150mila euro, che poi vennero distribuiti per abbattere la tariffa rifiuti Tari per le attività che hanno subito un calo del fatturato per la chiusura del ponte. Questo potrebbe essere un bis, di natura leggermente diversa.

“Rimane – conclude Piloni – la necessità di avviare fin da subito le procedure e prevedere le risorse necessarie per la progettazione e la realizzazione del nuovo ponte. Per questo ricordo la mozione presentata in Regione per chiedere che si riattivino i contatti con l’Emilia Romagna, per seguire da vicino i lavori di ripristino della sicurezza del ponte e che la Regione Lombardia, insieme all’Emilia Romagna e al Governo, stanzino le risorse per la progettazione di un nuovo ponte”.

G.G.

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