Cronaca

Mamma Valentina difende il Punto Nascite: "Un reparto di vita che state condannando a morte"

"A voi, seduti su poltrone rosso di un fantomatico velluto chiedo, per una volta, di restare umani. Di non leggere i numeri, ma di ammirare i volti dei nostri figli nati là, in quel posto che profuma di vita e che voi state condannando a morte"

VICOMOSCANO – Un’altra mamma, questa volta Valentina. L’ennesima testimonianza di cosa significhi per un territorio intero la chiusura di un reparto di un ospedale. Tra le tante testimonianze che sta raccogliendo Jessica Lazzarini c’è pure questa.

“Il mio bimbo è nato in una notte di un caldo giugno del 2012. Gravidanza meravigliosa, parto con cesareo d’urgenza. Ricordo le luci bianche e il freddo vivo addosso che trasudava paura per me e per quello che sarebbe stato. Ricordo anche il mio medico, che per qualche strana coincidenza era di turno quella sera, che con affetto paterno mi diceva che sarebbe andato tutto bene. Ricordo la mia ostetrica del cuore, le sue lacrime alla vista del mio bimbo, il viso caldo del mio bimbo… il nostro primo bacio, il primo di tanti di cui oggi non posso fare a meno. Il sostegno, il coraggio la forza di chi, ogni giorno, in quel reparto, casa di tutti, celebra la vita. A voi, seduti su poltrone rosso di un fantomatico velluto chiedo, per una volta, di restare umani. Di non leggere i numeri, ma di ammirare i volti dei nostri figli nati là, in quel posto che profuma di vita e che voi state condannando a morte”.

Non servono altre parole, bastano quelle di mamma Valentina. Parole che meritano ascolto e rispetto anche se nessuno, in Regione tra chi ha il potere, sembra al momento volerle ascoltare.

Nazzareno Condina

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