Cronaca

Coldiretti Mantova, Paolo Carra confermato fino al 2023

Molti i giovani presenti nel nuovo consiglio direttivo

 

MANTOVA _ Paolo Carra, 50 anni, allevatore con un’azienda agricola di 140 ettari e una stalla di oltre 300 capi a Suzzara, è stato riconfermato alla guida di Coldiretti Mantova. Presidente dal 2011, si è visto rinnovare l’incarico fino al 2023, secondo il nuovo regolamento confederale, che ha prolungato a cinque anni la durata del mandato. Con lui sono stati eletti: Vicepresidente: Fabio Mantovani. Consiglieri: Claudio Grazioli, Enrico Treccani, Fabio Perini, Mauro Boselli, Simone Minelli, Aristide Minelli, Cristiano Negro, Pier Paolo Morselli, Paolo Rosa, Gabriele Gorni Silvestrini, Sandro Franzini. Componenti di diritto: Giovanni Bellei (delegato Giovani Impresa), Vittorio Valente (delegato Senior), Camilla Destro (movimento Donne Impresa). Componenti di diritto senza voto: Giuseppe Groppelli (Terranostra); Fabio Paloschi (Istituto Adamo Carantani). Revisori dei conti: Ennio Rimo (presidente), Primo Cortelazzi, Graziano Ronca.

“Ringrazio il consiglio direttivo per la fiducia che mi ha nuovamente accordato e auguro a tutti noi un buon lavoro e anni prosperi – ha detto al termine dell’assemblea di Coldiretti Mantova – alla luce delle sfide che l’agricoltura mantovana dovrà sostenere nel prossimo quinquennio e che vedono Coldiretti fortemente impegnata a difendere il reddito delle imprese agricole e ad affermare la forza di un brand come il Made in Italy riconosciuto in tutto il mondo e al cui prestigio contribuisce grandemente anche l’economia mantovana”.

“Per la Federazione provinciale di Coldiretti sono stati anni di forte impegno – ha esordito il presidente Carra -. Innanzitutto per riportare in attivo il bilancio, che oggi vede un’organizzazione ben assestata sul piano patrimoniale. Sull’onda dei successi ottenuti dalla Confederazione nazionale in termini di esenzione da Imu, Tasi e Irap, di tassazione a regime su base catastale, sul sostegno al Made in Italy e di etichetta più trasparente, abbiamo conseguito risultati di successo anche sul nostro territorio”.

“È in corso la definizione del processo di regionalizzazione dell’Associazione mantovana allevatori – ha ricordato – ed è indispensabile per garantire il giusto sostegno in termini di contributi pubblici e di assistenza ai produttori nell’ottica di un miglioramento ulteriore della qualità”.

“L’agricoltura mantovana dovrà fare i conti con i profondi mutamenti che stanno accompagnando il settore a livello europeo – ha quindi specificato Carra –. Il modello di convergenza irlandese dovrebbe essere applicato anche con la prossima Politica agricola comune, in discussione proprio in questi giorni al Consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura. Questo significa che per le imprese agricole italiane i contributi Pac diminuiranno, con tagli anche fino al 15%, se dovesse essere attuata la proposta della Commissione europea, contro la quale Coldiretti ha già espresso la propria contrarietà”.

Il nuovo consiglio direttivo di Coldiretti Mantova, che esprime tra le proprie fila molti giovani, dovrà mettere in campo le azioni necessarie per consolidare i risultati ottenuti e per dare una prospettiva di futuro alle aziende associate. L’età media del consiglio è di 45 anni e mezzo e questo certifica come Coldiretti sia un’associazione che investe nei giovani e in una classe dirigente che guardi al futuro in termini di crescita e di competenza professionale”.

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