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Andrew Howe, la qualificazione europea partita dalla rabbia per un episodio casalese...

In una intervista alla Gazzetta dello Sport Howe ha rivelato di avere trovato la forza per quel tempo per la rabbia legata alla presentazione di un libro in cui lo stesso atleta veniva considerato “una meteora”.

CASALMAGGIORE – Torna a fare parlare la stampa nazionale l’esperienza della nazionale italiana di atletica leggera settore velocità (con le staffette 4×100 maschile e femminile in particolare) a Casalmaggiore in Baslenga. E in questo caso non per la medaglia d’oro strappata dalla 4×100 maschile a Tarragona ai Giochi del Mediterraneo, ma per l’impresa di Andrew Howe che, a 33 anni, ha strappato il minimo per gli Europei di Berlino correndo i 200 metri in 20.47 a Rieti. Sin qui nulla di strano, anche perché Andrew, che non faceva parte dei titolari della staffetta, era stato visto in gran forma proprio a Casalmaggiore.

Tuttavia in una intervista alla Gazzetta dello Sport Howe ha rivelato di avere trovato la forza per quel tempo per la rabbia legata alla presentazione di un libro in cui lo stesso atleta veniva considerato “una meteora”. Si tratta del libro presentato a Casalmaggiore durante la quattro giorni di allenamento ad opera del professore Sergio Giuntini. Anche per vie traverse, dunque, l’esperienza casalese ha contribuito a fare la fortuna degli atleti azzurri.

G.G.

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