Cultura

Vespasiano narra la storia della città ideale. Inaugurata l'innovativa sala a Palazzo Ducale

Qualcuna ha una storia scoperta di recente: nel corso dei lavori infatti, nell'eseguire tutte le misurazioni del caso, lo stesso Balzanelli ha scoperto le esatte proporzioni del palazzo. Un palazzo che è "Quasi uno spartito, nel suo rapporto armonico"

SABBIONETA – E’ il duca stesso, Vespasiano Gonzaga, a dare il benvenuto nella città che fortemente volle. Città bella tra le belle, geometrica e ricca di scorci sempre diversi e nuovi. Una continua scoperta, anche per chi ci vive e ci lavora, perché tante sono ancora le cose da scoprire.

Questa mattina, nel Palazzo Ducale, è stata inaugurata la Sala del Duca. Il progetto è stato dell’architetto Daniele Balzanelli. Un allestimento scenografico il suo, che ha creato nella Sala della Guardia, un’atmosfera raccolta, quasi mistica, di forte spiritualità. Pochissimi elementi, un velo bianco ed una voce che narra la storia e la città. Una città che Vespasiano fece edificare a sua immagine: letterato, filosofo, osservatore degli astri e architetto militare, queste sue caratteristiche sono tutte presenti.

Qualcuna ha una storia scoperta di recente: nel corso dei lavori infatti, nell’eseguire tutte le misurazioni del caso, lo stesso Balzanelli ha scoperto le esatte proporzioni del palazzo. Un palazzo che è “Quasi uno spartito, nel suo rapporto armonico. Gli spazi concepiti come una musica che risuona nella nostra anima”.

Numerose le autorità presenti, tra tutte il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio che ha voluto rendere omaggio al suo pari ruolo Aldo Vincenzi. Vincenzi ha ringraziato Cariverona per l’importante contributo ai lavori ed ha ricordato come siano state ben 67, e quasi tutte del territorio, le professionalità che hanno lavorato per la Sala, prima parte di un progetto complessivo che vedrà la risistemazionE di tutto il primo piano. “E’ lo stesso Vespasiano che accoglie in maniera del tutto innovativa il visitatore. Narra la storia della sua città”.

Il sindaco ha ringraziato anche i musei di Palazzo Ducale di Mantova per l’elmo. L’opera di Giuseppe Menotti e calco del bronzo di Leone Leoni, arrivò a Palazzo Ducale di Sabbioneta nel 1937 priva dell’elmo: Mantova lo ha ritrovato e consegnato per il nuovo allestimento.

La voce narrante ha una particolarità: non se ne trovano eguali se non al museo di Venaria. Sabbioneta città antica e città moderna al contempo. Comunque e per sempre, città straordinaria nella sua infinita bellezza.

Condina Nazzareno

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