Cultura

Cinema al Diotti, Rovere convince con "Veloce come il vento" e la rassegna parte alla grande

Il percorso in cinque film pronti al folle volo, come ha spiegato il curatore Piseri, va avanti, rigorosamente di mercoledì, il 18 luglio con Paterson di Jim Jarmusch, poi il 25 tocca a Il segreto dei suoi occhi di Juan Josè Campanella. Ultima appuntamento l'8 agosto.

CASALMAGGIORE – Cosa c’è di meglio di una serata fresca estiva da spendere in un luogo di cultura, nella sua parte all’aperto, celebrando la settima arte? A Casalmaggiore lo hanno capito da tempo, dedicando, anzi riservando il cortile esterno del Museo Diotti proprio al cinema nei mesi estivi.

E così, per l’11esimo anno di fila, anche in questo 2018 mercoledì sera si è potuto assistere alla proiezione in un percorso di pellicole al solito scelto da Emanuele Piseri. Il saluto per il comune è giunto dall’assessore alla Cultura Pamela Carena, che assieme a Giuseppe Romanetti, direttore artistico del Teatro Comunale, da un paio di stagioni ha promosso pure una rassegna invernale di cinema a teatro, appunto. L’appuntamento estivo, tuttavia, è un must, che si tiene anche in caso di maltempo, in quel caso nei saloni interni del museo di via Formis dedicato al genius loci di Casalmaggiore, Giuseppe Diotti.

Mercoledì però il meteo era ideale (non afoso, anzi quasi fresco) e un centinaio di persone – pubblico in prevalenza femminile, ma non scordiamoci che in corso vi era pure una semifinale del Mondiale di calcio – ha assistito alla proiezione di “Veloce come il vento”, film di Matteo Rovere con Stefano Accorsi in grande spolvero che parla di rapporti famigliari difficili, di rally e corse clandestine sullo sfondo della periferia e di luoghi dimenticati dove leggi e rapporti si costruiscono nel quotidiano. Il tema scelto per la rassegna di quest’anno è infatti il “Disequilibrio”: le pellicole non sono nuove, o meglio sono già uscite in sala pur rifacendosi al triennio appena passato, dal 2016 al 2018, senza dunque andare troppo indietro nel tempo. Da qui la possibilità di godersi lo spettacolo con un biglietto nettamente inferiore rispetto a quello che si paga al cinema, 3 euro l’intero e 2.50 euro il ridotto per under 25 e over 65, comprensivo anche di ingresso per il museo.

Il percorso in cinque film pronti al folle volo, come ha spiegato il curatore Piseri, va avanti, rigorosamente di mercoledì, il 18 luglio con “Paterson” di Jim Jarmusch, poi il 25 tocca a “Il segreto dei suoi occhi” di Juan Josè Campanella, regista argentino premio Oscar con la pellicola inserita nel programma di Stupor Mundi 2018, dedicato al paese sudamericano. Chiudono la rassegna, il 1° agosto, “La mia vita da zucchina” di Claude Barras, e l’8 agosto “Manchester by the sea” di Kenneth Lonergan, candidato anche all’Oscar nel 2017. Due registi americani, uno svizzero, uno argentino dopo Rovere, italiano: un giro del mondo di celluloide nel cortile del Diotti.

Giovanni Gardani

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